Trasformare gli utenti in clienti? La risposta è nel contenuto adattivo

L’adaptive content, da non confondere con il semplice responsive design, consente un tasso di conversione da 3 a 10 volte superiore alla media.

D’accordo, preoccuparsi di incrementare il proprio traffico online è cosa buona e giusta, ma quanti dei visitatori che riuscite a catturare diventano clienti effettivi o utenti fidelizzati? Qual è la percentuale di persone che sul vostro sito, rispetto al totale, effettua l’operazione desiderata, sia che si tratti di acquistare un prodotto, sia che si parli di iscriversi alla newsletter?

Stiamo parlando del cosiddetto tasso di conversione, secondo traguardo fondamentale dopo il raggiungimento dell’audience. Una delle fondamentali soluzioni per aumentarlo si chiama contenuto adattivo. Come rilevato da McKinsey & Company e dall’esperta Kristen Hicks, i business che utilizzano questo approccio strategico convertono il loro traffico online in quantità da 3 a 10 volte superiori alla media.

camaleonte_contenuto adattivo_cambiamentoDopo aver trattato di come il content marketing rappresenti il futuro della comunicazione tout court, torniamo allora a parlare della rilevanza dei contenuti in ottica adattiva. Come spiega l’autrice Marcia Riefer Johnston, il contenuto adattivo è un contenuto che, in ogni istante della fruizione, cambia di volta in volta in base a diversi fattori. A differenza del responsive design, che prevede sostanzialmente solo un adattamento estetico, soprattutto in relazione al dispositivo di accesso, in questo caso il contenuto si modifica nella sostanza, in grado più o meno accentuato.

Qualche esempio? Per fornire all’utente lo stesso tipo di istruzione ci si potrà rivolgere a quest’ultimo con i termini click (clicca), tap (batti a mano) o say/select (parla/seleziona) a seconda del device utilizzato, in questo caso rispettivamente computer, tablet e Gps auto. Lo stesso discorso può valere per quanto riguarda le descrizioni del prodotto, diversificate in base al dispositivo: più corte e incisive per lo smartphone, più lunghe per i laptop. Il tutto, naturalmente, in modo automatizzato.

Difference in the group

Il contenuto adattivo entra in forte risonanza con il concetto di personalizzazione, del quale si pone al servizio come strumento di supporto. Gli ambiti a cui si applica sono molteplici e includono il dispositivo, il contesto (velocità, localizzazione, ecc.) e la persona (età, genere, linguaggio, ecc.), per un totale di oltre 12 fattori, come elencato da Karen McGrane.

La vostra azienda li considera tutti? Certamente no e certamente non è richiesto. Quello che importa è definire gli elementi prioritari e che meglio si adeguano alle caratteristiche dell’esperienza digitale che vogliamo offrire. Una volta individuato il nostro kit-base, possiamo procedere a distinguerci in ottica personalizzata.

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