Trend ed evoluzioni del sistema economico-sociale

ECONOMIA & ANALISI – I fattori che influenzano consumatori e retailer secondo i recenti studi di Deloitte (da MARKUP 212)

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Value oriented, così possiamo identificare il consumatore odierno, sempre più indirizzato al corretto rapporto qualità/prezzo come primo fattore di scelta dei propri acquisti. Un consumatore con un'attenta capacità nel valutare il reale valore dei prodotti e servizi lasciando meno spazio a sprechi e superfluo, e che strizza l'occhio a tematiche sostenibili tanto da poterlo apostrofare green shopper, ovvero un consumatore che valuta l'impatto dei propri consumi sull'ambiente e sulla società in cui vive. Tratteggiato il profilo del consumatore, i retailer che sapranno tenere in considerazione queste caratteristiche potranno godere di un vantaggio competitivo in termini sia di differenziazione dai competitor sia di fidelizzazione dei clienti attraverso una relazione privilegiata di condivisione. Ma il consumatore è in continua evoluzione e molti fattori andranno a modificarne il ritratto condizionando quello che sarà il futuro del sistema Italia. Mark Up ha voluto dare una lettura dei trend che stanno influenzando consumatori e retailer, con Dario Righetti, partner e responsabile Consumer Business per l'Italia di Deloitte, con l'intento di presentare una visione più chiara dello scenario futuro che ci aspetta.

I quattro elementi
Sulla base della ricerca Consumer 2020: reading the signs condotta da Deloitte, si registra un'evoluzione dell'ambiente economico-sociale globale basata su quattro elementi: cambiamenti dell'economia mondiale, variazioni demografiche, crescita del consumo responsabile ed evoluzione tecnologica. Per quanto riguarda le prospettive globali, vige un aria di incertezza trasportata dalla crisi che da una parte ha portato a un calo della domanda nei Paesi industrializzati e dall'altra a un surriscaldamento della stessa nei Paesi emergenti. Vi saranno, dunque, Paesi che dopo la crescita economica alimentata dall'indebitamento dei consumatori baseranno la loro crescita sulle esportazioni, mentre altri dopo aver puntato sulle esportazioni nei Paesi più industrializzati si focalizzeranno su una crescita fondata sull'aumento della domanda interna.
Tutto ciò comporterà un mutamento da parte dei retailer e dei produttori di beni di consumo nel perseguire la crescita: nei mercati più maturi si assisterà a una erosione di quote di mercato e nei mercati in sviluppo a una messa in atto di strategie utili a stimolare la spesa dei consumatori (liberalizzazione del credito al consumo, miglioramento della sicurezza sociale ecc.). Oltre ai cambiamenti economici, è utile considerare i trend in atto a livello demografico.

Opportunità per le imprese
Le economie in sviluppo registreranno un forte aumento della popolazione, in particolare della classe media. Questo rappresenta una grossa opportunità per le imprese così come un vantaggio è costituito dalla sostenibilità che, da valore da comunicare, diventa driver delle strategie di crescita di un'azienda. Si tratta di un fattore che può aiutare l'impresa a crescere e a sviluppare ulteriori profitti tanto più in un momento di crisi come l'attuale caratterizzato da una decrescita dei consumi e da consumatori consapevoli ed educati alla cultura sostenibile. Abbiamo già delineato il consumatore alla stregua di una figura in evoluzione; ma cosa sostiene questa trasformazione? Ciò che influenza in modo dirompente i consumatori di oggi è la continua evoluzione tecnologica. Internet, social network, smartphone stanno trasformando lo scenario dei consumi. Grazie a questi strumenti i consumatori s'informano e sono in grado di comparare punti di vendita e prezzi prima dei loro acquisti oltre ad acquistare in ogni momento e in qualsiasi luogo. Una tendenza che si intensificherà in futuro e che influenzerà la fedeltà dei consumatori.

Dal punto di vista dei retailer
Sebbene il consumatore manifesti un atteggiamento cauto a fronte della crisi economica, il settore retail è tornato a crescere. Il monitoraggio annuale di Deloitte che analizza i bilanci dei primi 250 gruppi distributivi internazionali (periodo da giugno 2011 a giugno 2012) evidenzia una crescita delle vendite del 5,8% (l'anno precedente era del 4,2%). Nel dettaglio è possibile notare, però, che vi sono differenze a seconda dell'area geografica in cui operano i singoli player. Il peso dei retailer a livello globale cala in Europa e nel Nord America, mentre aumenta il numero dei distributori nell'area Asia Pacifico. Opportunità provengono dai mercati emergenti quali India, Brasile, Turchia, Indonesia, Cina, Sud America e Africa Sahariana. Si evidenzia l'impegno dei retailer di tutto il mondo nell'avviare un'intesa attività di ottimizzazione dei processi aziendali. "Solo due anni fa avevamo rilevato la caduta dei profitti per i retailer come conseguenza del taglio alle spese da parte dei consumatori, oltre ai magazzini stracolmi che avevano portato a politiche di forti sconti a scapito dei profitti - commenta Righetti -. I retailer avevano reagito velocemente per individuare le aree prioritarie di intervento. Una volta completato il processo di miglioramento dell'efficienza, sarà difficile continuare a incrementare i profitti solo puntando a un'ottimizzazione dei processi. Diventerà fondamentale anche per i distributori una ripresa dell'economia che riporti la crescita reale delle vendite". Nel contempo con il 2012 i retailer devono affrontare le problematiche inerenti la volatilità dei tassi di cambio, una politica fiscale di cambiamento e la sostenibilità della ripresa in alcuni mercati. ■

     
 

Gli elementi che condizioneranno il prossimo futuro

Cambiamenti dell'economia mondiale
• Ripresa dell'economia globale
• Cina verso il consumerismo
• Europa a due velocità

Cambiamenti demografici
• Crollo delle nascite e invecchiamento della popolazione in Europa
• Hot markets (India, Middle East e Africa) con popolazione giovane
• Crescita della middle class nei mercati emergenti

Cambiamenti alimentari
• Aumento dell'obesità
• Crescita del prezzo dei cibi
• Scarsità alimentare nei Paesi più poveri

Imperativo sostenibilità
• Lo sviluppo sostenibile diventa un imperativo nella produzione e nei consumi
• Crescita del consumo responsabile
• Necessità di collaborare tra Governi e industria per un consumo differente

Comunicazione, connessione e socializzazione
• Evoluzione tecnologica
• Internet, social media e community
• Il mobile consumer, sempre tecnologico e multicanale

 
  Fonte: Consumer 2020. Reading the signs, Deloitte  

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Allegati

212_TrendConsumatori

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