Tüv Süd in Italia migliora retention e gender equality

Symbol for gender equality. Hand turns a dice and changes a unequal sign to a equal sign between symbols of men and women.
Il gruppo di test, ispezione e certificazione assume globalmente circa 3.500 persone ogni anno e in Italia vede la quota femminile salire al 38,1%

Non solo sostenibilità e impatto sociale, le imprese oggi sono sempre più attente a monitorare con parametri più accurati e diversificati anche la loro popolazione interna, dai livelli di benessere e inclusione, passando per la capacità di attrarre, trattenere i talenti e così via. Il miglioramento di quelli che di fatto sono kpi del sistema azienda è infatti essenziale per una buona performance sul mercato.

A rendere noti alcuni numeri in proposito è stato Tüv Süd, realtà globale di test, ispezione e certificazione che ha continuato ad assumere circa 3.500 persone nel mondo ogni anno anche in epoca Covid. Da settembre 2018, data di implementazione della prima versione del portale nel nostro Paese, Tüv Italia ha ricevuto oltre 7.000 candidature per un totale di circa 90 posizioni aperte. Il tasso di turnover volontario risulta altresì in diminuzione, passando dal 5,4% del 2019 al 4,9% del 2020 e confermandosi più basso della media nazionale 2020 che si attesta intorno all’8% (fonte: Employer Brand Research di Ranstad).

Miglioramento anche per quanto riguarda la parità di genere, con la quota femminile che in Italia è cresciuta dal 35,9% del 2018 al 38,1% del 2020. Il numero di donne che ricoprono un ruolo manageriale è altresì cresciuto di un punto percentuale, passando dal 27% del 2018 al 28% del 2020.

“All’interno del Gruppo Tüv Süd – dichiara Sabrina Zapperi, head of marketing and communication di Tüv Italia e ambasciatrice italiana del progetto Women’s Network di Tüv Süd – c’è grande attenzione e molto fermento sui temi legati alla parità di genere. Women’s Network @Tüv Süd è un’iniziativa pensata per promuovere la crescita delle donne all’interno del gruppo attraverso iniziative come programmi di mentoring, scambio di informazioni con modelli interni e relatori esterni, networking a tutti i livelli.”.

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