Twitch, la piattaforma dei giovani che i brand dovrebbero conoscere

Millennial e Generazione Z digitalizzati, in parte alto-spendenti, trascorrono in questo poliedrico mondo di livestreaming sempre più tempo

C'è un significativo ed interessante segmento di giovanissimi e giovani digitalizzati in tutto il mondo, Italia compresa, che non riuscirete mai a raggiungere attraverso canali come la radio e la televisione (per non parlare di affissioni e varie). Questa parte di Generazione Z e Millennial, se vi va bene, presterà giusto 2 secondi di attenzione al vostro video pubblicitario su YouTube prima di schiacciare il tasto "skip".

Proprio per questo, per brand e marketer è fondamentale conoscere i nuovi "luoghi virtuali trendy" dove il target in questione trascorre buona parte del proprio tempo e valutare iniziative di comunicazione ed engagement mirati.

Una delle nuove frontiere da non perdere è Twitch, piattaforma di livestreaming con contenuti video prodotti direttamente dagli utenti e acquistata da Amazon (che l'ha soffiata a Google, già possessore di YouTube, grazie all'antitrust). Twitch è incentrato innanzitutto sullo streaming dei videogiochi ed è leader del settore nelle trasmissioni di eventi e competizioni eSports, ma i suoi contenuti stanno diventando sempre più vari e focalizzati sull'intrattenimento generale: musica, eventi, viaggi, cibi e bevande, dialoghi a due tra esperti ma anche raccolte fondi benefiche di successo.

Ad offrirci una panoramica su Twitch è Blogmeter, che ha recentemente inserito la piattaforma nella propria Suite di monitoraggio costante.

Numeri e target
La piattaforma ha 15 milioni di utenti unici ed è in forte crescita. Pur non avendo dati precisi e recenti per l'Italia, sappiamo che traffico e visualizzazioni sulla piattaforma sono in costante aumento: le views nel nostro Paese da febbraio sono aumentate del 66%, con fatturato della app da mobile che a marzo 2020 ha toccato il record di 8,2 milioni di dollari.

Come anticipato, poi, quello che è davvero interessante è la caratterizzazione del target, composto in netta maggioranza da giovani maschi altamente digitalizzati e spesso con fortissimo potere di spesa. Il senso di community sulla piattaforma è molto forte e gli utenti, oltre a spendere utilizzando la moneta interna di Twitch (che si può acquistare anche su Amazon), guadagnano diventando "affiliati" e in base a parametri come la quantità di follower e visualizzazioni per contenuto streaming prodotto (c'è una vera e propria "gerarchia dell’influenza").

Le opportunità per i brand
Ci sono i classici contenuti sponsorizzati, premium, anche via Snapchat o Telegram, product placement e merchansiding, ma anche il branded content on-platform. Diversi marchi hanno già creato un proprio canale su Twitch, come nel caso di Adidas, che lo scorso anno ha lanciato una capsule con evento connesso anche su questo canale. Wendy’s, la catena di fast food usa, ha invece utilizzato Animal Crossing per trasformare la sua mascotte e creare un gioco in live streaming con collegamento a relativa promo sul proprio sito. Ma tra gli altri brand che utilizzano canali proprietari su Twitch ci sono anche Nike e Redbull.

Guardando al branded content on-platform ci sono invece PepsiCo e Porsche. Il marchio di auto ha ad esempio deciso di usare questo format su Twitch per presentare il modello 99X Electric, con il quale avrebbe gareggiato, facendolo guidare ai fan attraverso un gioco di realtà virtuale. Obiettivo: mirare proprio a quella parte di popolazione benestante e giovane non raggiungibile attraverso radio, tv o altri canali. Grazie a questa iniziativa Porsche afferma di aver generato 14 milioni di contatti.

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