Un 2010 di acquisti ponderati

Consumi – Le famiglie italiane soffrono ma continuano e continueranno ad acquistare, con consapevolezza e prudenza. Beni durevoli trainati da elettronica di consumo (tv e decoder +29% nei primi 9 mesi), fotografia ed elettrodomestici bianchi (+4%). Cresce il fotovoltaico

Prudenza è la parola d'ordine negli acquisti 2010 delle famiglie italiane. Che sono avvenuti ancora sotto il segno della ponderatezza, della ricerca di informazioni e della comparazione prezzi e del canale più economico. È quanto emerge dalla 17a edizione dell'Osservatorio annuale di Findomestic Banca.

Il prezzo è stato fattore guida nel 22% degli acquisti da supermercato e nel 10% per i beni durevoli. La spesa alimentare dopo due anni di calo dei volumi resta debole, riflettendo i nuovi modelli di consumo orientati alla riduzione degli sprechi, con un progressivo spostamento verso i canali distributivi che offrono maggiori possibilità di risparmio.

Decoder e fotovoltaico su

Nel 2010 la spesa degli italiani per i beni durevoli per la casa è tornata ad aumentare nei volumi in tutti i comparti analizzati grazie a dinamiche dei prezzi con cali del 6,5%. Da traino hanno fatto l'elettronica di consumo e la fotografia. Il comparto degli elettrodomestici bruni si conferma tra i più dinamici: nei primi otto mesi dell'anno è aumentato nei volumi del 21% rispetto allo stesso periodo del 2009 e in valore del +9,9%, con tv e decoder che pesano per l'80% delle vendite di elettronica di consumo. Le ottime performance del segmento video stanno cannibalizzando però altri prodotti come audio portatile (-19% in valore), videocamere (-13%), lettori dvd (-14%), car audio (-15%) e audio domestico (-9%). La fotografia inverte il trend negativo del 2009 e registra una crescita di vendite (+13,2%) e fatturato (+11%).
Buona la performance anche degli elettrodomestici bianchi (+4,4%), sorretti da sostituzioni rinviate negli ultimi anni e dagli incentivi governativi. I durevoli per la casa nel 2010 hanno in parte recuperato le perdite del biennio precedente, restando però su livelli di mercato ancora del 4% inferiori a quelli pre-crisi.
Il mercato dei piccoli elettrodomestici ha mostrato deboli segnali di risveglio (+0,6% di pezzi venduti).

Segnali di recupero anche per il mobile, con un +1,1% nei volumi a fronte di un +1,8% di prezzi. L'aumento a valore del 3% sul 2009 è però del tutto insufficiente a riportare il settore ai livelli del 2008.

Molto bene il fotovoltaico, rapidamente sviluppatosi grazie alle politiche di incentivazione: nel periodo 2000-2007 l'energia elettrica prodotta da fonte fotovoltaica è cresciuta del 14% medio annuo, mentre dal 2008 c'è stata un'impennata grazie allo stimolo del Nuovo Conto Energia. La stima di chiusura per il 2010 è di una produzione di 1414 GWh, in crescita del 110% rispetto al 2009.

Beni durevoli in sofferenza, auto giù

Non basta la buona performance dell'elettronica di consumo per risollevare le sorti dei beni durevoli, che dopo il risultato positivo del primo trimestre 2010, già dal secondo sono passati in negativo. Il calo più consistente riguarda i trasporti privati, auto in primis: nel 2010 l'Osservatorio stima una contrazione del mercato del -6,2% in valore, dovuta al calo dei volumi domandati (-11,7%), mentre i prezzi medi sono tornati a crescere del 6,2%. Le difficoltà incontrate nell'ultimo triennio dalle famiglie italiane hanno penalizzato gli acquisti non necessari, specie se d'importo unitario elevato. E per la prima volta dal 1996 il numero di immatricolazioni di auto nuove (-10,4%) risulta inferiore a 2 milioni. Il mercato dell'auto usata non è riuscito a invertire il trend negativo. Nonostante gli incentivi concessi al settore, anche le immatricolazioni dei motocicli chiudono l'anno con una netta contrazione: male gli scooter, risultato positivo solo per le moto di cilindrata maggiore e da turismo, destinati a fasce di popolazione meno colpite dalla crisi.
Contrazione del valore degli acquisti anche per i prodotti di telefonia (-6,1%), più accentuata rispetto all'anno precedente, nonostante la crescita dei volumi (+12,7%). In controtendenza gli smartphone: cresciuti a tre cifre, costituiscono oggi il 40% del mercato.

In lieve sofferenza come nell'ultimo biennio il mercato dell'informatica in contrazione del -0,7% imputabile alla dinamica cedente dei volumi (-1,7%), a fronte di prezzi mantenuti sui livelli del 2009. Male i Pc mobile, meglio i desk computer.

Cala anche la fiducia

Gas, car pooling, utilizzo dell'usato e banche del tempo sono alcuni dei mezzi - diffusi anche grazie al passaparola internettiano - che i cittadini hanno utilizzato per contrastare la crisi.

Però la fiducia nel futuro e nelle possibilità di risparmiare raggiunge i minimi 2010 a novembre; diffusa in tutta Italia con l'eccezione del Centro, è espressa specie da chi ha istruzione superiore o universitaria.

Le previsioni d'acquisto a dicembre-febbraio per i beni durevoli sono positive per i computer, i motocicli e gli scooter e i viaggi (+1,2 ma ci sono le vacanze). Relativamente stabili quelle per i televisori e per l'acquisto di una casa. In calo le attrezzature e l'abbigliamento sportivo e il fai da te (dati Findomestic osservatorio mensile dicembre 2010 su rilevazione novembre 2010).



Fonte: Findomestic Osservatorio annuale 2011 e Osservatorio mensile dicembre 2010

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome