Un 2022 in crescita per Swatch

Swatch Rio Visa
Lo Swatch Bellamy Visa dedicato ai Giochi Olimpici di Rio 2016
Fatturato in progresso per Swatch, che avrebbe potuto fare anche meglio se non ci fossero stati i lockdown in Cina. Per il 2023 attesi numeri record, con una crescita diffusa a livello di settori e aree geografiche

I lockdown in Cina hanno penalizzato i conti di Swatch, che in ogni caso ha chiuso il 2022 con i principali indicatori in crescita. In particolare il fatturato netto si è attestato a 7,50 miliardi di franchi svizzeri (poco meno di 7 miliardi e mezzo di euro), con un incremento del 4,6% nel confronto annuo a tassi di cambio costanti, mentre l’incremento si riduce al 2,5% ai tassi attuali.

La situazione per macroaree

Il fatturato è cresciuto del 25% in valuta locale in tutte le regioni  eccezione della Cina, che ha pagato dazio ai lockdown imposti dalle autorità locali per contrastare la pandemia di Covid. Le chiusure, che probabilmente non saranno replicate nell’anno in corso dato che il governo di Pechino di recente ha assunto un atteggiamento più morbido su questo fronte, sono costate un mancato guadagno di oltre 700 milioni.

Brand e nuovi modelli

L’attività di vendita al dettaglio ha registrato una crescita a due cifre percentuali non solo per il marchio Swatch, ma anche per Harry Winston, Breguet e Omega.

“A nove mesi dal lancio, la domanda per gli undici modelli Bioceramic MoonSwatch rimane alta e le code davanti agli Swatch Store sono ancora all’ordine del giorno – fanno sapere dall’azienda -. Nonostante 70 punti vendita aggiuntivi e un massiccio aumento della capacità produttiva, la domanda giornaliera continua a superare di gran lunga i prodotti disponibili. MoonSwatch è apprezzato da un’ampia gamma di clienti di ogni età e provenienza”.

Sulla scia del successo del MoonSwatch, anche l’intera collezione Speedmaster del marchio Omega, ad esempio con i modelli Moonwatch, ha beneficiato di un grande interesse.

L’andamento della produzione

Le difficoltà nell’approvvigionamento di alcune materie prime e componenti hanno impedito un risultato ancora migliore, ricordano dall’azienda, e hanno determinato ritardi nelle consegne nonostante l’aumento delle scorte di sicurezza. Il portafoglio ordini alla fine del 2022 è superiore del 24% rispetto all’esercizio precedente.

In vista della potenziale carenza di energia e delle possibili difficoltà di approvvigionamento, il gruppo ha deciso di aumentare in modo massiccio le scorte di sicurezza dove possibile. La maggior parte delle scorte riguarda le categorie delle materie prime, dei prodotti in corso di lavorazione e dei semilavorati.

L’anno della ripresa

Quanto all’anno da poco iniziato, il gruppo di orologeria si attende una forte crescita delle vendite in tutte le regioni e i segmenti. Dopo la fine delle misure anti-Covid, i consumi hanno ripreso a crescere rapidamente non solo in Cina, ma anche nei mercati circostanti di Hong Kong Sar e Macao.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome