Massimo Baggi, Gruppo Selex: Sostenibilità, un asset che il cliente dà per scontato

In linea con questo concetto, Gruppo Selex segue un approccio sostenibile, che coinvolge l’intero business, in centrale e nelle imprese socie

“Per il nostro gruppo oggi essere sostenibile significa applicare le logiche di sostenibilità nelle sue diverse sfaccettature, ai temi che consideriamo i nostri punti di forza vale a dire territorio, artigianalità, tessuto sociale -spiega Massimo Baggi, direttore marketing di Gruppo Selex-. In concreto, come centrale, il compito che abbiamo assunto è quello di lavorare su alcune aree strategiche comuni, oltre che stimolare e collaborare con le nostre 18 imprese socie nel definire e costruire progetti in grado di migliorare la vita quotidiana dei clienti finali, ad esempio suggerendo come ridurre lo spreco alimentare”.

Un approccio che lavora su un doppio binario: la centrale e i soci.
Esatto. Da un lato, siamo impegnati, ben in anticipo sui tempi stabiliti e richiesti dalla normativa esistente, a supportare tutte le nostre imprese per raggiungere gli obiettivi fissati a livello normativo in termini di rendicontazione e redazione di un bilancio di sostenibilità. Dall’altro, lavoriamo a stretto contatto con i nostri soci a livello locale per dare maggiore evidenza a quelle attività fatte sui rispettivi territori per le relative comunità, non sempre rese visibili in modo adeguato. Un’attività che ci permette anche di individuare le azioni più importanti e di impatto da mettere a fattor comune su tutto il territorio nazionale. Del resto, come centrale, il nostro ruolo è fare in modo che le progettualità di alto livello possano diventare patrimonio di tutte le imprese, coinvolgendo i clienti, i dipendenti e gli stakeholder. In questo senso, nel 2023 abbiamo intenzione di incrementare ulteriormente il numero delle operazioni che abbiamo organizzato quest’anno.

Ci può fare qualche esempio?
Non vorrei fare torto a nessuno ed elencare delle attività, dimenticandone altre altrettanto importanti. Questo per quanto riguarda le attività dei soci. Per quanto riguarda il gruppo, il 2022 è stato completamente assorbito dalla convergenza tra le nostre mdd e quelle di Sun, in termini di pack e di fornitori. A livello di spreco alimentare, invece, abbiamo stretto accordi con Too Good to Go e Spesa sospesa, che ci hanno portato, nel 2022, a un risparmio di oltre 1,6 milioni di chili di eccedenze alimentare. Molta attenzione, inoltre, è stata dedicata a incrementare il risparmio energetico nei punti di vendita come negli uffici e nei magazzini, consapevoli che il tema energetico è prioritario ... e lo sarà ancora per un po’.

Tornando alle mdd, cosa state facendo in termini di Esg?
La parola chiave è ecosostenibilità: vuol dire continuare a lavorare sulla progressiva riduzione della plastica nelle confezioni, non solo assottigliandone lo spessore e riducendone il peso, ma privilegiando altri materiali con un minor impatto aziendale, ma in grado di preservare al massimo la conservabilità dei prodotti. Quindi abbiamo ridotto il ricorso a materiali vergini a favore di quelli riciclati e ai monomateriali, oltre a eliminare progressivamente l’overpack. Va detto che il tema del packaging non riguarda solo le mdd, ma anche le confezioni utilizzate nei banchi assistiti, nel take away e nell’ortofrutta. Il risultato è un forte impegno di diversi soci nella ricerca di pack con un minor impatto, dal Cpet, al cartoncino, dalla carta riciclata alla plastica riutilizzabile. Infine, ridurre l’impatto sull’ambiente implica anche approcciare il tema della gestione dei rifiuti e dell’acqua: la conferma che la sostenibilità è un asset che riguarda tutto il business.

Quanto costa allora oggi essere sostenibile?
Va detto in modo chiaro che l’impatto sui costi non è facilmente misurabile. E porre la questione in questi termini secondo me non è corretto: l’argomento va affrontato e valutato da un altro punto di vista, quello del cliente. E i nostri clienti si aspettano di trovare nei nostri negozi prodotti e comportamenti sostenibili. In altre parole, si aspettano una sostenibilità diffusa che viene data per scontata, perché viene misurata non in termini economici, ma di relazione con l’insegna, a livello di fiducia.

Quindi va comunicata?
Va spiegata, non gridata, perché è un valore da mettere in campo per essere distintivi; non serve dal punto di vista commerciale, ma è importante per coinvolgere i clienti. Anzi oggi è più fidelizzante di certi cataloghi.

Sostenibilità è anche attenzione verso i dipendenti.
Lo traduciamo in più aspetti: a livello di formazione, ma anche come aumenti dei permessi per stare con la famiglia, un’esigenza sentita soprattutto dopo la pandemia. Abbiamo aumentato sia i bonus per i neonati sia le borse di studio per i figli che studiano e abbiamo attivato un programma di Diversity inclusion, che porti in prima fila le imprenditrici e il management femminile. Per non parlare delle attività sul territorio che curano direttamente alcuni soci con le loro Fondazioni. E faremo anche di più nel 2023.

I NUMERI DELLA ESG DI GRUPPO SELEX

PER L’AMBIENTE
4.830 TONNELLATE DI CO2 EVITATE GRAZIE AL FOTOVOLTAICO
11,54% RIDUZIONE DEI KG DI CARTA CONSUMATI NEL 2021 RISPETTO AL 2020
30,27% RIDUZIONE DEI KG DI PLASTICA CONSUMATI NEL 2021 RISPETTO AL 2020
799 T RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DEI PACK DELLE MDD RISPETTO AL 2020

PER RIDURRE SPRECHI ALIMENTARI
-514.686 KG DI PRODOTTI GRAZIE ALL’ADESIONE ALLA COLLETTA ALIMENTARE
-13.909 PASTI SALVATI GRAZIE ALL’ADESIONE A TOO GOOD TO GO PER ATTIVITÀ DI FORMAZIONE 2021
+45.200 ORE DI FORMAZIONE EROGATE A DIPENDENTI E COLLABORATORI DA IMPRESE SOCIE

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