Dal convegno Le donne di svegliano prima, la narrazione del valore vista dagli occhi delle protagoniste del retail e dell’industria

Diamo all’agroalimentare un nuovo linguaggio. Con queste parole Cristina Lazzati, direttrice di Mark Up, Gdoweek, Fresh Point Magazine, Italian Food Excellence e Cucina Naturale, ha aperto i lavori del convegno Le donne si svegliano prima, tenutosi durante il Cibus Forum alle Fiere di Parma. Nel mondo agroalimentare bisogna cambiare il linguaggio della comunicazione puntando meno agli scandali e più alle buone notizie e lasciando la parola alle voci fuori dal coro. Ecco perché un convegno tutto al femminile. A raccontare alla platea la nuova alfabetizzazione del settore, che vede nelle donne un ruolo centrale, è Alessandra Ravaioli dell’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta. Per Ravaioli occorre agire in modo concreto per risolvere il gender gap -secondo i dati del Global Gender Gap Report 2020 del World Economic Forum ci vorranno a livello globale 257 anni per raggiungere la parità nell’accesso alla partecipazione economica delle donne-, è arrivato il momento dell’empowerment, dell’autostima, per raggiungere la parità e l’equilibrio. Un modo concreto per raggiungere questo obiettivo è il linguaggio, dove la linea guida è l’alfabeto inteso come insieme di parole legate ai valori dei prodotti. Ogni lettera ha un valore o un insieme di valori che spiegano con un nuovo linguaggio cos’è l’ortofrutta italiana: un mosaico di parole, un vero e proprio alfabeto dell’ortofrutta. E così Ravaioli suggerisce A come Armonia, B come Benessere, D come Distribuzione equa, E come energia ed esperienza, L come lavoro. E ancora P come prezzo giusto, quello che riconosce un futuro ai produttori e che dà una giusta valorizzazione ai prodotti e a tutti gli attori della filiera. Per Grazia De Gennaro, head of communications di Maiora-Despar Centro Sud la valorizzazione deve essere sostenuta dallo storytelling e la gdo è il luogo dove avviene la narrazione senza dispersioni. Trasparenza e impegno sono alla base delle scelte di valore per Alessandra Corsi, direttrice marketing e mdd di Conad. Occorre fare delle scelte di valore per comunicare le garanzie etiche dei prodotti e avvicinare il valore percepito dei prodotti al valore reale che non sempre coincidono.Focus sulla trasparenza anche per Maria Flora Monini, titolare di Gruppo Monini, per raccontare ed educare. Per Monini lo scaffale rappresenta uno spazio essenziale per valorizzare il comparto dell’olio. Per spostare il focus dal prezzo al valore, Marianna Palella, ceo e responsabile marketing di Citrus, ha spiegato come la sua azienda abbia puntato su tre leve: selezione dei fornitori, creando una cooperativa che coinvolge in modo diretto i fornitori così da condividere gli stessi standard di produzione, ricerca del prodotto giusto, cercando prodotti ancora da valorizzare e dalle caratteristiche particolari, comunicazione, guidata dal marketing sociale. Palella auspica in una presa di coraggio da parte della distribuzione per arrivare insieme ad un valore innovativo dei prodotti e ad un dialogo costruttivo. Per Eleonora Graffione, presidente di Consorzio Coralis, il retail ha un compito sociale ed etico ovvero la mission di soddisfare il cliente con cibo buono al giusto prezzo e non deve dimenticare di essere una catena di valore che arriva al consumatore finale. Per questo anche l’agricoltura è un elemento essenziale per comunicare in maniera corretta con i clienti. Anche per Chiara Rossetto, amministratore delegato di Molino Rossetto, il valore risiede nella storia di un’azienda. Molta attenzione è riposta nei valori sociali di alcuni prodotti: agricoltura biologica, per esempio, significa seguire i ritmi della natura e porre attenzione agli sprechi. Il valore si esprime anche attraverso le promozioni. Pensiero comune a tutte le protagoniste del convegno è quello di trovare un equilibrio tra prezzo e valore. È necessario creare delle promozioni di valore che siano un veicolo di comunicazione ai consumatori. Dal palco anche un rilancio a creare un tavolo comune tra Ministero dello Sviluppo e dell’Agricoltura e attori della filiera agricola per sostenere tutta la filiera, compresi retail e industria.

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