Un pilotaggio evoluto per ottimizzare le funzioni

Urbanistica, Real Estate & Cci 2009/ 2 – Una regia unitaria delle fasi operative pre apertura aumenta l’efficienza.

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1. Attività e interfaccia
di una squadra di pilotaggio

2. È fondamentale intervenire su tutte le componenti di un cantiere: per offrire direttamente i servizi durante l'intero ciclo progettuale

È risaputo che gli effetti combinati della crisi finanziaria globale e della congiuntura economica non hanno risparmiato l'industria italiana dei centri commerciali, determinando molteplici conseguenze. Non vogliamo soffermarci su temi trattati a più riprese sulle pagine di MARK UP. Ci limitiamo a ribadire che, pur tra mille difficoltà contingenti, il processo di selezione innescatosi sta riportando in primo piano i fondamentali e la qualità (“back to basics” e “flight to quality”, come dicono gli anglofoni), valorizzando le competenze specialistiche, troppo spesso trascurate nel recente passato e sempre più necessarie per poter essere competitivi in un contesto difficile come quello attuale. Insomma, archiviata la fase spensierata di sviluppo incontrollato del mercato, che ha portato alla ribalta parecchi soggetti improvvisati, è ormai evidente per tutti gli attori della filiera che gli errori si pagano, spesso a caro prezzo.

Uno shopping centre è un organismo complesso che richiede una piena comprensione delle sue specificità e un approccio professionale, a tutti i livelli, durante il suo intero ciclo di vita. Se a monte, ai fini della riuscita di un'iniziativa, la scelta della localizzazione e la corretta articolazione del progetto risultano decisive, non vanno trascurate le implicazioni di giungere a un'apertura del centro in linea con gli obiettivi prefissati e con le tempistiche programmate. Un compito che ricade nella giurisdizione del pilotaggio, o pilotage, alla francese: una realtà ancora poco nota, al di fuori della ristretta cerchia degli addetti ai lavori, ma di capitale importanza per gli operatori coinvolti. Del resto, si tratta di gestire e coordinare tutte le attività tecniche e logistiche che concorrono alla creazione di uno shopping centre, dall'inizio dei lavori fino alla sua inaugurazione: un impegno tutt'altro che agevole.

Al riguardo, il valore aggiunto del pilotage può essere espresso in forma sintetica rimandando al significato stesso del termine: come nell'automobilismo, a parità di prestazioni meccaniche del mezzo, la differenza è fatta da chi pilota, così il centro commerciale, da quando nasce sino agli ultimi dettagli pre-apertura, presenta un insieme di problematiche d'ordine tecnico, in sede costruttiva e d'allestimento dei singoli punti di vendita, che soltanto l'intervento di tecnici specializzati consente di risolvere al meglio.

Il pilotaggio evoluto

Spazio Futuro Group ha esordito come “pilota” circa 8 anni fa, occupandosi di San Martino 2 a Novara, per conto di Lsgii, filiale italiana della transalpina Lsgi, guidata da Robert de Balcany, uno dei protagonisti assoluti della scena europea, con il quale collaboriamo ancora oggi, avendo tra l'altro seguito la realizzazione di Euroma 2 (51.000 mq di Gla). La nostra esperienza si è poi arricchita attraverso l'impegno sul campo al fianco di player del calibro di Corio e del gruppo Auchan, per citare due tra i più noti specialisti del settore, permettendoci di affinare un metodo che si è rivelato vincente. Venendo al presente, abbiamo appena ultimato Sidicinum a Teano (Ce) - di proprietà di Kent srl, società del gruppo Ciarrocchi Immobiliare - e siamo al lavoro su altri tre centri d'ambito siculo-campano: Forum Palermo (Multi Development-C Italia), ovvero la più significativa apertura italiana del 2009, Auchan Bicocca Catania e Auchan Napoli-Argine. I riscontri quindi non mancano.

In generale, developer e proprietà sono sempre più consapevoli dell'esigenza di coordinare funzioni complesse, svolte da attori con profili assai diversi fra loro, per mezzo di una regia unitaria, che rappresenta la migliore garanzia per il raggiungimento dei risultati, massimizzando l'efficienza. La conoscenza di tutte le insidie di un vero e proprio percorso a ostacoli da parte del personale che mettiamo a disposizione è basilare; l'individuazione preliminare della criticità e il monitoraggio costante dell'avanzamento dei lavori, sia generali sia dei singoli operatori, grazie a un sofisticato sistema di reporting informatico, ci forniscono un quadro esaustivo dello stato di fatto in situ in qualunque momento. Gli interventi richiesti possono quindi essere effettuati in tempo reale. La reattività è un fattore essenziale, in cantieri che per loro natura tendono all'entropia (per usare un eufemismo). La squadra impiegata sul terreno sa con assoluta precisione dove, come, quando, con chi e con quali forze, attrezzature e macchinari bisogna agire. Questo per non penalizzare la fluidità di tutte le movimentazioni, operazioni e lavorazioni che, in sovrapposizione, non devono e non possono subire, per nessuna ragione, rallentamenti di sorta o, peggio, un blocco. E anche un problema in apparenza piccolo, se trascurato, rischia di ripercuotersi su tutti i passaggi successivi.

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*Presidente di Spazio Futuro Group

Allegati

Cci2009/2-Pilotaggio
di Roberto Bramati* / novembre 2009

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