Unieuro, calo dei ricavi fisici, ma boom dell’online

Unieuro chiude il 1° trimestre 2020-2021 (FY) con ricavi complessivi in calo del 13,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Forte recupero in maggio (+20%). Boom dell'eCommerce (+142,8%)

Il consiglio di amministrazione di Unieuro Spa (MTA: UNIR), catena leader nella distribuzione al dettaglio di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia, riunitosi oggi sotto la presidenza di Stefano Meloni, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 maggio 2020.

Il trimestre marzo-maggio 2020 è il primo dell’esercizio 2020/21 di Unieuro: l’epidemia Covid-19 ha prodotto effetti negativi su ricavi e redditività aziendale, parzialmente compensati dai benefici delle azioni manageriali subito intraprese.

In un contesto del tutto inedito ed eccezionale, il calo dei ricavi si è fermato a -13,4%, a fronte di un boom dell’eCommerce (+142,8%) che ha sopperito alla chiusura dei negozi fisici, diretti e indiretti, nei mesi di marzo e aprile. La redditività, già di per sé poco significativa per via della stagionalità del business, ha risentito dei contraccolpi della crisi, ma ha anche beneficiato delle azioni di salvaguardia  adottate dal management, che hanno consentito all’Ebit adjusted (vedi glossario in fondo all'articolo) di limitare il calo, passando da -2,5 milioni di euro a -11,1 milioni. Il risultato netto adjusted si è attestato su -13,8 milioni.

Il fabbisogno di cassa, pari a 40,1 milioni di euro, è rimasto stabile anno su anno grazie allo stretto controllo del circolante e alla rapida riduzione dei costi operativi, consentendo a Unieuro di registrare a fine maggio una posizione finanziaria netta negativa limitata a 11,2 milioni di euro.

VENDITE PER CANALE

Il canale Retail (52,5% dei ricavi totali), composto da 239 punti di vendita diretti dislocati in aree ritenute commercialmente strategiche, ha registrato un calo del 35,2%, a 225,1 milioni di euro, rispetto ai 347,2 milioni registrati nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Oltre alla chiusura volontaria della rete dal 14 al 29 marzo 2020, il canale ha sofferto il drastico calo di traffico dovuto alle limitazioni alla circolazione delle persone e alle norme sul distanziamento, che hanno in particolare penalizzato i negozi situati fuori dai centri urbani, nei grandi centri commerciali e nei parchi commerciali. A partire da aprile 2020, l’attenuarsi delle restrizioni e le azioni messe in campo da Unieuro, a supporto della customer experience dei clienti in prospettiva omnicanale, hanno permesso di migliorare le vendite retail, che in maggio sono in crescita rispetto allo stesso mese 2019.

Crescita straordinaria per l'online (28,7% dei ricavi totali), +142,8%, che ha sospinto i ricavi a 123 milioni di euro, rispetto ai 50,7 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. Questo boom è frutto della situazione di emergenza che ha portato la clientela a privilegiare l’eCommerce a discapito dei negozi fisici, nonché dell’immediata reazione di Unieuro, che ha fronteggiato il lockdown rifocalizzando tatticamente le attività di marketing, sia mainstream sia digitali, sul canale online. La doppia presenza sul web, garantita da due marchi noti e ben distinti quali Unieuro e Monclick, ha contribuito al successo.

Il canale indiretto (11,5% dei ricavi totali) comprende il fatturato realizzato verso la rete di negozi affiliati e i ricavi prodotti nel segmento gdo attraverso partnership con primari operatori di settore, per un totale di 259 punti di vendita. Questo canale ha registrato ricavi pari a 49,3 milioni di euro, con decremento limitato a -17,7% rispetto ai 59,9 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. Le caratteristiche distintive di tali negozi (dimensione medio-piccola, focus su servizio di prossimità e concentrazione nell’Italia centro-meridionale) hanno permesso una certa resilienza dell'attività commerciale, che è andata normalizzandosi con l’avvio della Fase 2.

Il canale Business-to-Business (6,6% dei ricavi totali) si rivolge a clienti professionali, anche esteri, che operano in settori diversi da quelli di Unieuro, quali catene di hotel e banche, nonché a operatori che hanno la necessità di acquistare prodotti elettronici da distribuire ai loro clienti abituali o ai dipendenti in occasione di raccolte punti, concorsi a premio o di piani di incentivazione (cosiddetto segmento B2B2C). Questo canale ha registrato vendite pari a 28,5 milioni di Euro, -1,8% rispetto ai 29 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. Per sua natura, il canale ha risentito solo marginalmente degli effetti della pandemia.

Forte decremento, infine, nel canale Travel (0,7% dei ricavi totali), composto da 11 punti di vendita diretti ubicati in alcuni dei principali snodi di trasporto pubblico come aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane, con ricavi scesi a 3,1 milioni di euro (-63,9%), andamento fortemente negativo cui hanno contribuito il crollo del traffico aereo e la chiusura totale o parziale di alcuni aeroporti.

La categoria Grey (52,1% dei ricavi totali) –telefonia, tablet, information technology, accessori per la telefonia, macchine fotografiche, nonché tutti i prodotti tecnologici indossabili– ha generato ricavi per 223,6 milioni di euro, in calo contenuto (-8%) rispetto ai 243 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente: questa categoria ha beneficiato dei forti trend di consumo sottostanti, sorti in reazione all’epidemia e legati al lavoro e allo studio da remoto nonché, in generale, alla necessità di connettersi e comunicare in un periodo prolungato di isolamento forzato.

I White (25,6% dei ricavi totali) -cioè elettrodomestici di grandi dimensioni (Mda) quali lavatrici, asciugatrici, frigoriferi o congelatori e fornelli; piccoli elettrodomestici (Sda) come aspirapolveri, robot da cucina, macchine per il caffè, e tutta la climatizzazione- hanno generato 109,8 milioni di euro di ricavi, -15,9% rispetto ai 130,6 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. La performance, di poco inferiore a quella del fatturato nel suo complesso, ha risentito del calo di vendite di grandi elettrodomestici quali lavatrici, frigoriferi e asciugatrici, il cui acquisto è più legato all’esperienza in negozio. I piccoli elettrodomestici hanno invece tratto vantaggio dalle necessità enfatizzate dal lockdown, tra cui la preparazione domestica dei cibi e la pulizia della casa.

Calo (-28%) anche per i Brown (13,4% dei ricavi), che comprendono televisori e relativi accessori, dispositivi audio, dispositivi per smart Tv, accessori auto e sistemi di memoria, e che ha registrato ricavi totali per 57,6 milioni di euro, rispetto agli 80 milioni precedenti. Il decremento interessa principalmente le vendite di televisori, impattate tra l’altro dal rinvio di eventi sportivi imposto dal Covid.

In controtendenza gli altri prodotti (4,6% dei ricavi totali), ossia settore entertainment e articoli non compresi nel mercato dell’elettronica di consumo come gli hoverboard o le biciclette: questa categoria ha registrato un aumento dei ricavi (+1,7%) a 19,9 milioni di euro. Il segmento entertainment, comprendente console e videogiochi, ha trainato le vendite in una fase caratterizzata dalla ricerca del massimo comfort casalingo.

Infine, la categoria Servizi (4,2% dei ricavi totali) ha osservato una flessione del 18,7% a 18 milioni di Euro, dunque inferiore a quella registrata dai canali fisici, risentendo in particolare del calo registrato nelle vendite di estensioni di garanzia.

“Siamo fieramente orgogliosi di come Unieuro, i suoi 5000 dipendenti, i fornitori, i partner e finanche gli azionisti hanno saputo reagire con determinazione e rapidità alle minacce che hanno reso il trimestre appena chiuso il periodo probabilmente più critico negli oltre ottant’anni di storia aziendale -commenta Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore delegato di Unieuro-. Grazie a questa coesione di intenti e a un approccio strategico di lungo termine rivelatosi vincente, siamo stati in grado di contenere gli effetti dell’emergenza Covid-19 e di chiudere il trimestre con risultati insperati e con un’invidiabile solidità patrimoniale e finanziaria. Pur con tutta la prudenza necessaria, guardiamo con fiducia ai prossimi mesi, confortati dai dati molto incoraggianti di maggio e giugno e dai positivi riscontri da parte della clientela relativamente ai nuovi servizi omnicanale, pensati per rendere l’esperienza d’acquisto sicura e appagante anche in tempi di Coronavirus”.

NOTE CONTABILI 

A distanza di un anno dalla prima adozione dell’Ifrs 16, si conclude la fase transitoria durante la quale la comunicazione finanziaria di Unieuro si è basata su dati rettificati e in continuità con il precedente principio contabile Ias 17 e le relative interpretazioni. Dal trimestre in esame, in coerenza con le prassi che sono andate via via consolidandosi tra i retailer quotati sui mercati internazionali, Unieuro commenterà le sole grandezze economiche post-applicazione del suddetto principio contabile, focalizzandosi sull’Ebit adjusted e sul risultato netto adjusted. L’indebitamento finanziario netto e il flusso di cassa oggetto di comunicazione continueranno invece a non incorporare la componente figurativa legata all’applicazione dell’Ifrs 16.

GLOSSARIO

Ebit Adjusted: è dato dall’Ebit rettificato degli oneri/(proventi) non ricorrenti, degli ammortamenti e svalutazioni non ricorrenti e degli effetti derivanti dalla rettifica dei ricavi per servizi di estensioni di garanzia al netto dei relativi costi futuri stimati per la prestazione del servizio di assistenza, quale conseguenza del cambiamento del modello di business per i servizi di assistenza in gestione diretta.

Adjusted Free Cash Flow: misura la dinamica di cassa come flusso di cassa generato/assorbito dall’attività operativa al netto dell’attività di investimento inclusiva degli oneri finanziari e dei flussi relativi ai leasing e rettificata per investimenti non ricorrenti e degli altri flussi operativi non ricorrenti, e comprensivo delle rettifiche per oneri (proventi) non ricorrenti, della loro componente non monetaria e del relativo impatto fiscale.

Indebitamento (Cassa) finanziario netto (o Posizione finanziaria netta): differenza tra i debiti finanziari (al netto delle passività per diritti d’uso, IFRS 16) e disponibilità liquide.

Risultato Netto Adjusted: è calcolato come risultato netto aggiustato delle rettifiche incorporate nell’Ebit adjusted, delle rettifiche degli oneri/(proventi) finanziari non ricorrenti e dell’impatto fiscale teorico di tali aggiustamenti.

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