I ricavi preliminari di Unieuro sono aumentati del 9,8% a 2.685,2 milioni di euro. Forte crescita del canale online (+76,8% ben oltre quota 500 milioni di euro)

Il Consiglio di amministrazione di Unieuro S.p.A. riunitosi sotto la presidenza di Stefano Meloni, ha esaminato i ricavi e alcuni risultati preliminari dell’esercizio chiuso al 28 febbraio 2021, non ancora sottoposti a revisione legale.

Grazie alla performance del quarto trimestre, in continuità con quella dei due precedenti, Unieuro ha chiuso l’esercizio 2020/21 stabilendo un nuovo record di ricavi, circa 2,7 miliardi di euro, +9,8% rispetto all'anno prima, crescita interamente organica che ha beneficiato della strategia omnicanale dell’azienda.

"Per il quinto anno consecutivo dallo sbarco in Borsa e nonostante un’epidemia ancora in corso, annunciamo il raggiungimento di nuovi record di ricavi -commenta Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore delegato di Unieuro-. Un livello ancora una volta di portata storica, che non ha precedenti né paragoni nel nostro settore in Italia. Alla luce delle prime evidenze reddituali, possiamo prefigurare già nel mese di giugno un ritorno al dividendo, che premi gli azionisti a partire da coloro che hanno continuato a credere in Unieuro e nelle sue prospettive anche nei momenti di maggiore criticità legati al contesto complesso che stiamo vivendo”.

Ricavi preliminari dell’esercizio 2020/21

Nell’esercizio chiuso al 28 febbraio 2021, Unieuro ha conseguito ricavi pari a 2.685,2 milioni di euro, in crescita del 9,8% rispetto ai 2.444,9 milioni di Euro consuntivati nell’esercizio precedente.

Dopo un primo trimestre con ricavi a -13,4%, a causa dell’improvviso dilagare dell’emergenza e del primo lockdown, i successivi trimestri, chiusi rispettivamente in rialzo del 15,2%, 15,8% e 16,0%, hanno consentito un robusto recupero, favorito dall’efficacia della strategia omnicanale di Unieuro e dai trend di consumo innescati dalla pandemia.

In assenza di significative modifiche al perimetro aziendale, la performance dell’esercizio è stata interamente organica. L’evoluzione dei ricavi like-for-like (cioè, la comparazione delle vendite con quelle dello scorso esercizio sulla base di un perimetro di attività omogeneo) è del +8,7%. Escludendo dal perimetro di analisi i punti di vendita preesistenti limitrofi ai nuovi negozi, le vendite like-for-like avrebbero registrato un incremento del 10,3%.

Il canale Retail (63,7% dei ricavi totali), rappresentato al 28 febbraio 2021 da 262 punti vendita diretti, ha registrato vendite pari a 1.711,6 milioni di euro, in linea con l’esercizio precedente. Dopo le criticità della prima fase di lockdown, la sensibile crescita registrata nel secondo (+10,3%) e terzo trimestre (+9,1%) si è confermata anche nel quarto (+8,3%) nonostante il persistere delle limitazioni all’accessibilità della rete diretta da parte dei clienti. Il passaggio alla gestione diretta di 18 shop-in-shop Unieuro by Iper, precedentemente in regime di affiliazione e internalizzati nel corso dell’esercizio, ha contribuito positivamente alla performance del canale.

Performance eccezionale per l'online (19,6% dei ricavi totali), +76,8%, che ha sospinto i ricavi a 525,2 milioni di euro, rispetto ai 297,1 milioni del precedente esercizio. L'emergenza scoppiata all'inizio di marzo 2020 ha portato la clientela a privilegiare l’eCommerce a discapito dei negozi fisici. La doppia presenza sul web, garantita da due marchi noti e ben distinti quali Unieuro e Monclick, ha ulteriormente contribuito al successo registrato dal canale.

Il canale Indiretto (11,5% dei ricavi totali) comprende il fatturato realizzato verso la rete di negozi affiliati e i ricavi prodotti nel segmento della grande distribuzione organizzata attraverso partnership con primari operatori di settore, per un totale di 254 punti di vendita al 28 febbraio 2021. Questo canale ha registrato ricavi par a 307,5 milioni di euro,+16,9% rispetto ai 263,2 milioni di euro del precedente esercizio. Le caratteristiche distintive dei negozi affiliati (dimensione medio-piccola, focus sul servizio di prossimità) hanno permesso una certa adattabilità (resilienza) del business, impattato solo marginalmente dalle restrizioni e il totale recupero dei mancati ricavi dalla prima ondata della pandemia già a partire dal secondo trimestre.

L’avvio nel mese di novembre della partnership con Gruppo Partenope ha portato allo il marchio Unieuro nella città di Napoli compensando parzialmente il passaggio al canale retail degli shop-in-shop Unieuro by Iper precedentemente affiliati.

Il canale B2B (4,4% dei ricavi totali) si rivolge a clienti professionali, anche esteri, attivi in settori diversi da quelli di Unieuro, come hotel e banche, nonché a operatori che hanno la necessità di acquistare prodotti elettronici da distribuire ai loro clienti abituali o ai dipendenti in occasione di raccolte punti, concorsi a premio o di piani di incentivazione (cosiddetto segmento B2B2C). Il canale B2B ha registrato vendite pari a 116,9 milioni di euro, in calo del 14,4% rispetto ai 136,5 milioni del precedente esercizio. Si conferma l’aleatorietà dei ricavi relativi a questo canale, caratterizzato da un approccio opportunistico e influenzato da una molteplicità di fattori esogeni.

Infine, nel canale Travel (0,9% dei ricavi totali), composto da 11 punti di vendita diretti in alcuni dei principali snodi di trasporto pubblico (aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane) i ricavi sono scesi del 39,3% a 24,1 milioni di euro. Una flessione  dovuta al crollo del traffico aereo generato dalla pandemia e alla chiusura totale o parziale di alcuni aeroporti. Più contenuto il calo di fatturato dei negozi di Milano San Babila (metropolitana) e Torino Porta Nuova (stazione ferroviaria).

Grigio (48,8% dei ricavi totali) e "Altri prodotti" (5% dei ricavi totali) hanno messo a segno gli incrementi più alti, rispettivamente +1,2,9% e +17,7%. Gli altri prodotti sono quelli del settore intrattenimento (console e videogiochi) e quelli non compresi nel mercato dell’elettronica di consumo come gli hoverboard o le biciclette.-

Il grigio (grey) comprende telefonia, tablet, information technology, accessori per la telefonia, macchine fotografiche, nonché tutti i prodotti tecnologici indossabili: quest'area di mercato ha prodotto un fatturato (1.309,6 milioni di euro) cresciuto di quasi il 13% (+12,9%) rispetto ai 1.160,2 milioni dell’esercizio precedente grazie al perdurare dei positivi trend d’acquisto legati a smart working, didattica a distanza e comunicazione, enfatizzati dal contesto emergenziale sperimentato nel periodo. Nel quarto trimestre, in particolare, il Grey ha continuato a crescere sensibilmente (+16,6%), trainato da smartphone e pc portatili.

Il bianco (categoria White, 27,1% dei ricavi totali) va dagli elettrodomestici di grandi dimensioni (Mda) come lavatrici, asciugatrici, frigoriferi o congelatori e fornelli, ai piccoli elettrodomestici (Sda) come aspirapolveri, robot da cucina, macchine per il caffè, e comprende la climatizzazione: il white ha generato ricavi per 728,8 milioni di euro, in crescita del 6,6% rispetto ai 684 milioni dell’esercizio precedente. Nell’ultimo trimestre, la categoria è cresciuta in particolare grazie ai positivi risultati dell’aspirazione e del grande elettrodomestico.

Infine, televisori e relativi accessori, dispositivi audio, dispositivi per smart TV, accessori auto e sistemi di memoria, insomma la categoria Brown (15,1% dei ricavi), hanno registrato ricavi totali per 404,4 milioni di Euro, +5,2% rispetto ai 384,5 milioni dell’esercizio precedente. Dopo la forte performance del terzo trimestre, la categoria ha continuato nel trend di crescita anche nel quarto (+13,9%), compensando definitivamente la debolezza registrata nella prima parte dell’esercizio giustificata anche dalla cancellazione di eventi sportivi imposta dal Covid-19.

 

 

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