Unieuro tiene botta al rallentamento del mercato

Ricavi e utili in leggera flessione, meglio rispetto alla media di mercato. Il cda approva il primo bilancio di sostenibilità, accelerando dunque nel percorso di crescita inclusiva

Unieuro manda in archivio l’esercizio 2022/2023 (chiuso al 28 febbraio scorso) con i principali indicatori in calo, ma meglio rispetto alla media di mercato. In particolare, i ricavi sono scesi del 2,2% nel confronto annuo, a quota 2,88 miliardi di euro, mentre il segmento electrical retailers nel suo insieme ha ceduto il 3,51%.

L’Ebit adjusted, vale a dire l’utile prima degli interessi sul debito e delle tasse, senza considerare le componenti straordinarie, è sceso da 72,1 a 34,8 milioni di euro, mentre il risultato netto adjusted è passato da 53,9 a 19,3 milioni.

I risultati sono in linea con le previsioni elaborate in passato dal management, con il cda che ha proposto la distribuzione di un dividendo da 0,49 euro, nel rispetto della politica dei dividendi della società, che prevede una retribuzione dei soci in misura non inferiore al 50% dell’utile generato su base annua.

“In un contesto di mercato senza dubbio sfidante, siamo soddisfatti di avere conseguito risultati in linea con le guidance, se pur condizionati da un livello inflazionistico eccezionalmente elevato, e di avere confermato, ancora una volta, la nostra posizione di leadership nel settore – commenta l’ad Giancarlo Nicosanti Monterastelli -.  Per rispondere con tempestività ed efficacia al mutato contesto di mercato abbiamo elaborato un nuovo Piano Strategico, che segna il percorso di crescita per gli anni a venire e su cui sarà focalizzato l’impegno di tutte le nostre persone, forti della passione e delle competenze.”

Focus sull’omnicanalità e sul beyond trade

Il riferimento è a “Beyond Omni-Journey” – che mira rafforzare il posizionamento distintivo omnicanale di Unieuro e punta con decisione sul beyond trade, con una diversificazione del mix di profitto, grazie all’offerta di soluzioni che includono - tra gli altri - lo sviluppo dei prodotti di marca privata e il rafforzamento dei servizi a valore aggiunto. Previsti investimenti per 200 milioni di euro.

Nell’esercizio 2023/24, date le numerose incertezze del quadro macro, l’azienda prevede di performare meglio del mercato di riferimento, con ricavi attesi per circa 2,9 miliardi di euro. Il primo semestre (dal 1° marzo scorso a fine agosto prossimo) dovrebbe essere quello più difficile, complice il confronto con un periodo agevolato dagli incentivi pubblici sugli acquisti, con un’accelerazione attesa nel secondo. L’Ebitd adjusted è attesa nella fascia 35-38 milioni di euro.

Più spazio alla sostenibilità nel business

Il cda ha anche approvato il primo piano di sostenibilità del gruppo, a dimostrazione della crescente attenzione posta su questo fronte. Nel documento vengono indicati oltre trenta progetti da implementare nel quadriennio 2022-2026 suddivisi in quattro pilastri (comunità, cultura, innovazione sostenibile e talenti). Un focus particolare è indirizzato ad accrescere la consapevolezza interna e a sviluppare la cultura della sostenibilità, con specifiche iniziative formative e di engagement dei dipendenti.

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