Univendita su Decreto Cura Italia: “Categorie escluse. Bisogna rimediare”

Univendita chiede un intervento urgente del legislatore perché includa nel Decreto Cura Italia anche le categorie escluse tra cui gli addetti alla vendita a domicilio

L'allarme lanciato da Univendita punta il dito sul Decreto Cura Italia che, stando a quanto sostiene l'associazione di categoria, lascia senza alcun sostegno 60mila lavoratori del settore della vendita diretta a domicilio. Univendita si sofferma nello specifico sugli articoli 27 e 28 del decreto che “escluderebbero dal bonus di 600 euro concesso a liberi professionisti e lavoratori autonomi due particolari categorie, e cioè gli incaricati alla vendita a domicilio con partita Iva (41.600 persone) e gli agenti di commercio (20.800), già duramente provati dal fermo delle loro attività che si protrae dal 12 marzo”.

Il presidente Ciro Sinatra sottolinea: “Manca ogni chiarimento da parte dell’Inps e, nonostante le rassicurazioni giunte attraverso i profili Facebook dai sottosegretari all’Economia Cecilia Guerra e Alessio Villarosa, osserviamo che l’interpretazione letterale dei due articoli potrebbe generare la mancata applicazione del beneficio ai lavoratori del nostro settore, con conseguenze pesantissime per chi è già duramente provato dall’emergenza”.

Univendita chiede dunque “un intervento urgente del Legislatore, affinché provveda ad emendare il disegno di legge di conversione ed estenda esplicitamente le misure di sostegno anche agli incaricati alla vendita a domicilio abituali e agli agenti di commercio, categorie di lavoratori che certamente non possono contare su riserve economiche e che, quindi, in assenza di un beneficio ed essendo impossibilitati a lavorare, non hanno modo di reperire altri mezzi di sostentamento”.

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