ToDream nasce dalla riqualificazione dell’ex area Michelin. Aprirà in tre fasi, 
a partire da primavera 2023. Shopping, divertimento, food 
(Da Mark Up 316)

Sognare e Torino sogna. To Dream vuol dire, infatti, sognare e la preposizione “to” è graficamente uguale alla sigla del capoluogo piemontese, la città che ha visto negli ultimi dieci anni la più alta concentrazione di nuovi e grandi progetti a (prevalente) destinazione retail nel nord Italia. To Dream sarà il più grande polo commerciale del Piemonte, con un’area di intervento di 270.000 mq e una Gla di 85.000 mq tra retail, servizi e intrattenimento. L’offerta sarà composta da più di 100 attività e 25 ristoranti, tutti marchi notissimi e internazionali, una grande area intrattenimento, un’arena eventi, 8 sale cinema, una palestra, numerosi servizi e un Hotel 4 stelle, oltre al nuovo quartier generale Michelin. Tutto all’interno di un parco urbano. To Dream si trova al centro di uno snodo viario che rappresenta la porta d’ingresso alla città da nord-est e comprende l’autostrada A4 Torino-Milano, la tangenziale di Torino A55 e la SP 11 (Corso Romania). Il bacino d’utenza è composto da oltre 1,6 milioni di abitanti residenti entro i 30 minuti di percorrenza in automobile, che diventano circa 3,8 milioni nell’isocrona dei 75 minuti. To Dream mira alle principali certificazioni in ambito Esg (Environmental, Social, Governance) con l’ottenimento dello standard Breeam, livello Very Good. To Dream si fonda su principi di sostenibilità che passano attraverso l’uso di materiali naturali, l’approvvigionamento da energie rinnovabili per oltre 1 MW di fotovoltaico, il trattamento per il riciclo delle acque piovane e di scarico, e 45.000 mq di verde L’investimento complessivo per la realizzazione del progetto, la cui inaugurazione (prima fase) è prevista entro primavera 2023, è pari a oltre 200 milioni di euro.

le virtù dell’open mall

To Dream nasce dalla riqualificazione dell’ex area Michelin, per restituire alla città e al suo hinterland una porzione di territorio dal grande valore storico e industriale -commenta Franco Pisa, ceo di Master Retail-. Quest’area, dopo essere stata tra i simboli dello sviluppo economico di Torino, tornerà ad essere un volano per l’occupazione e il benessere, in virtù di una forza lavoro calcolata in oltre 1.000 unità tra dipendenti e indotto”.

Questo progetto diventerà un vero e proprio urban district, integrato nella città di Torino -spiega Adolfo Suarez, direttore di L22 Retail-. Trattandosi di un open mall, l’elemento caratterizzante del progetto è il portico e l’archetipo utilizzato è l’arco. I portici della città di Torino, continui e interconnessi tra loro, costituiscono il riferimento progettuale formale per quelli di To Dream, che sono stati attualizzati e resi più contemporanei. Il risultato sarà un ambiente davvero unico in cui shopping, divertimento, food, green life, accoglienza e business si incontrano e creano socialità: ovvero un’esperienza che genera un valore tanto più alto quanto più lo spazio è condiviso”.

Commercializzazione

La commercializzazione procede speditamente, con tutte le principali àncore già assegnate, per una percentuale che nel complesso si attesta all’80% in termini di Gla allocata -aggiunge Edoardo Favro, ceo di Realia-. In particolare, la prima fase dell’open mall è arrivata a circa il 80%, la seconda fase dell’open mall al 90% e l’area leisure e il retail park all’85%. Nel dettaglio, nell’open mall, ci saranno Conte Calzature, Douglas, H&M, Kasanova King, Kiabi, Mango, Mondadori, NewYorker, Ovs, Portobello e molti altri. Nel food, Billy Tacos, Ichi Station, Kebhouze, Vàsame, e realtà legate al territorio. Nel corpo II della struttura entreranno Primark, le insegne di Gruppo Inditex (Bershka, Pull&Bear, Stradivarius, Zara), Calzedonia, Foot Locker, Intimissimi, JD, ODStore, Tezenis. Nel food, Old Wild West e Signorvino. L’area Leisure sarà composta da un mix di operatori food e divertimento: lato ristorazione si annoverano al momento Roadhouse e Wagamama; lato intrattenimento, il multisala Starplex di 1.300 posti, Hollywood Kart e Monkey Town. A completamento, la palestra e l’hotel Courtyard by Marriott. Il retail park conta invece medie e grandi superfici dalla forte capacità attrattività come Arcaplanet, Conad, Decathlon, Deichmann, Euronics, Piazza Italia, Risparmio Casa. Esternamente, sul parcheggio, saranno attivi Kfc, con uno stand alone e la corsia drive, e un distributore di carburanti gestito da Conad”.

Design e architettura

Attraverso una lunga passeggiata protetta da portici i visitatori percorrono i primi due lotti dedicati alla moda, per poi passare ai successivi due dedicati ai mondi intrattenimento-sport-tempo libero. Questo percorso è intervallato da altre funzioni come le food court, l’albergo, la palestra e gli spazi dedicati a uffici e servizi.

Per la galleria a cielo aperto strutture in legno a protezione delle aree stanziali sono adibite a dehors dei ristoranti, mentre ombrelloni metallici a forma di fiore permetteranno il passaggio protetto tra un portico e l’altro.

Il disegno, con gli archi esterni e il camminamento coperto vorrebbe richiamare l’idea dei portici torinesi: accostamento ovviamente un po’ esagerato nonché architettonicamente eccessivo per chi conosce i portici torinesi. Ma l’idea è quella.

Il progetto contempla un intervento che integra le varie funzioni, onde ospitare giovani, famiglie, scolaresche, per l’intero arco della giornata in tutti i giorni dell’anno: dal cinema multisala ai kart, dai percorsi avventura alla realtà virtuale e alle attività sportive all’aperto (outdoor) e al chiuso (indoor), oltre a un’arena eventi da 1.500 posti, un hotel e un’area ristorazione affacciata su un’ampia fascia verde in continuità con i percorsi green cittadini.

Il paesaggio, lungo tutto lo sviluppo lineare del progetto per circa un chilometro è definito da percorsi attrezzati, dalla scelta della vegetazione arborea e arbustiva che qualifica l’intero contesto.

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