Vaillant misura l’impronta carbonica dell’economia domestica

In collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano Vaillant ha sviluppato un web tool per aiutare i consumatori a valutare il loro impatto ambientale

Nasce il progetto Scopri la tua impronta, promosso da Vaillant Italia in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano. Per scoprire l’impatto ambientale del nostro stile di vita. O come contribuire, con le nostre scelte quotidiane, a preservare l’ambiente. Il principale obiettivo dell’iniziativa è di accrescere la consapevolezza di quanto ognuno di noi abbia, attraverso le proprie azioni quotidiane, un impatto sull’ambiente. E promuovere di conseguenza comportamenti virtuosi, specie tra i più giovani.

Per farlo è stato sviluppato il web tool La tua impronta, grazie al quale è possibile, rispondendo a delle semplici domande, conoscere la propria impronta di carbonio. È l'indicatore ambientale che misura l’impatto delle attività umane sull’ambiente ed in particolare sul clima globale. Riassume in modo sintetico e quantitativo il potenziale effetto di un’attività o di un individuo. Risposta dopo risposta, il tool elabora le informazioni inserite traducendole in emissioni di CO2 equivalente. Restituisce subito una chiara indicazione di come le nostre scelte in tema di alimentazione, trasporti, riscaldamento, smaltimento dei rifiuti, possano fare la differenza.

Un momento della presentazione Vaillant
Casa dolce casa

“L’industria del comfort domestico è ancora oggi causa di una quota significativa di emissione di gas serra, in particolare di CO2”. Lo afferma Gherardo Magri, amministratore delegato di Vaillant Italia.  “Nel presente ci impegniamo a fare tutto il possibile per ridurre al minimo il nostro impatto, e aiutare tutti a farlo”. Da questa assunzione di responsabilità prende vita la collaborazione con l’Università di Milano. “È un ulteriore importante tassello del progetto The Green Evolution che rappresenta la sintesi della nostra visione strategica, il nostro impegno per la salvaguardia del Pianeta”.

La sostenibilità ambientale e il cambiamento climatico sono temi che riguardano
non solo
i politici,
ma anche i singoli consumatori

“I cittadini possono contribuire al miglioramento della situazione generale con azioni quotidiane”, afferma Alessandro Banterle. Secondo il direttore del dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano “I consumatori sono preoccupati per le questioni ambientali. Ma la preoccupazione non sempre si traduce in comportamenti attivi e virtuosi”.

La consapevolezza

È necessario, quindi, lavorare sulla consapevolezza dei singoli e sulla divulgazione delle migliori pratiche da proporre come modelli.
“Contribuire a promuovere uno sviluppo sostenibile, favorendo una responsabilità condivisa nei confronti dell’ambiente è per noi molto importante”. Lo sottolinea Maurizio Maugeri, professore di Fisica dell’Atmosfera del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano.

”Nello specifico occorre oggi puntare con grande decisione alla riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra. Essi hanno la capacità di opacizzare l’atmosfera e alterare le normali condizioni climatiche. Le attività sviluppate in questo contesto delle Università non devono riguardare solo la ricerca e la didattica. Oggi viene chiamata Terza Missione, ovvero la propensione delle strutture universitarie all'apertura verso il contesto socioeconomico”. Il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali ritiene che procedere a iniziative come quella con Vaillant aiutino la popolazione ad avere una maggiore consapevolezza dell’importanza dei comportamenti individuali sulle emissioni di composti climalteranti.

Più o meno virtuosi

La tua impronta è il tool online dedicato a calcolare l’impronta di carbonio di ciascuno di noi rispondendo in pochi minuti a un semplice questionario. È articolata in quattro sezioni: riscaldamento, illuminazione ed elettrodomestici, trasporti, alimentazione e trattamento dei rifiuti. Le risposte inserite permettono di quantificare le proprie emissioni annue di CO2 equivalente. Si tratta di un indicatore ambientale che misura l’impatto delle attività umane sull’ambiente ed in particolare sul clima globale.

I dati necessari

Lo strumento si basa su dati relativi all’abitazione e a come essa è riscaldata. Dettagli su come questa viene illuminata, sugli elettrodomestici posseduti e su quanto vengo utilizzati. Oppure su quanto e come ci si sposta, sul tipo di alimentazione seguita e su come vengono smaltiti i rifiuti. A mano a mano che si risponde al questionario, è possibile vedere quanta CO2è generata da ogni propria singola attività. In contemporanea si aggiorna il totale delle emissioni. Il flusso delle domande è così immediato che è semplice farsi un’idea da subito di quanto le nostre scelte, le nostre singole attività quotidiane, possano incidere sul clima. Le domande sono poi accompagnate da contenuti di approfondimento, che permettono a chi compila il test di avere maggiori informazioni. E comprendere meglio i meccanismi e le dinamiche che rendono le diverse attività più o meno impattanti.

Gli algoritmi

Alla fine della compilazione, è possibile scoprire la propria impronta di carbonio totale, confrontarla con la media italiana ed europea. E scoprire quanto “pesa” ogni singola area di attività. Il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali (ESP) dell’Università degli Studi di Milano ha curato la parte scientifica dei questionari e sviluppato una serie di algoritmi mirati a calcolare l’impronta di carbonio. A questi si sono aggiunti analoghi algoritmi sviluppati da Vaillant per le emissioni relative al riscaldamento domestico e alla produzione di acqua calda.

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