Westfield Milano si prepara al futuro mall 5.0

Nel solco di Destination 2028, il mega centro commerciale previsto sull’ex dogana (Segrate) vicino a Milano Linate, vanterà una food court con 50 unità, zona lusso con 50 boutique, aree spettacolo, relax e cultura (da Mark Up n. 272)

I lavori per Westfield Milano (WM) dureranno circa tre anni. Apertura prevista per il 2021. Westfield Milano dovrebbe inserirsi nella visione degli Shopping Centre 5.0 annunciata da Unibail-Rodamco (“Destination 2028”) all’indomani dell’acquisizione di Westfield. Ce lo conferma Diego Valazza, senior leasing manager di URW-Unibail-Rodamco-Westfield: “WM è ora parte della pipeline di sviluppo retail più grande al mondo, per un valore complessivo di circa 13 miliardi di euro. Tra i principali obiettivi del Gruppo possiamo evidenziare il volersi concentrare sui migliori asset nelle città più dinamiche al mondo, partecipare allo sviluppo e al miglioramento di queste città e avere una grande e positiva influenza su come le persone vivono, lavorano, si connettono, acquistano e si intrattengono. Diventa quindi naturale anticipare prima di chiunque altro i trend, in modo da garantire sempre una esperienza unica. L’innovazione è la nostra spina dorsale”.

Del progetto si sa ancora poco soprattutto in termini di tenant mix, cioè di quali insegne entreranno in quello che si annuncia come uno dei più grandi e moderni centri commerciali non solo italiani ma europei. “Stiamo registrando una grande domanda di spazi da parte dei brand e nei prossimi mesi comunicheremo nuovi accordi, che si andranno ad aggiungere a quelli già siglati con Galeries Lafayette, Coin e gruppo Inditex”.

Qual è la missione di URW e come state costruendo il tenant/retail mix di Westfield Milano?

La missione di URW è creare destinazioni eccezionali dove le persone, che sono il centro della nostra filosofia progettuale, possano incontrarsi, scoprire concept innovativi e creare connessioni. Questa missione viene poi modulata con la consapevolezza che ogni progetto debba essere caratterizzato in base al contesto in cui si trova. E devo ammettere che, nel caso di Westfield Milano, collocarsi nella capitale mondiale della moda, del design e del cibo facilita la vita.

La scala di grandezza con cui si misura Westfield Milano (185.000 mq di Gla, il cosiddetto “Village”, un polo espressamente dedicato al lusso, oltre 300 negozi, 50 ristoranti e 10.000 posti auto) ci permette di affrontare le attività di commercializzazione con un approccio innovativo: la nostra ambizione è garantire ai nostri ospiti un’esperienza mai vista finora, basata su un’offerta strutturata su moda, ristorazione, intrattenimento, eventi, tempo libero, oltre a servizi dedicati anche ai numerosi turisti che Milano sta attraendo. In Westfield Milano il mix si evolve grazie alla capacità di offrire un’esperienza completa fatta di lusso e accessibilità, nel campo della moda, ma anche nell’intrattenimento, nel leisure e nella ristorazione.

A proposito di ristorazione, come si svilupperà la food court?

Il Food&Beverage è da sempre considerato uno dei pilastri portanti su cui si fondano le nostre Gallerie e a Milano avremo almeno quattro diverse food court, declinate per soddisfare tutte le esigenze, anche quelle di chi desidera vivere un’esperienza gourmet. Vediamo nella nostra food court un vero e proprio spazio di inclusione, dove le persone avranno l’opportunità di rilassarsi e gustare le più rinomate cucine del mondo.

Anche in questo caso, l’ambizione è quella di andare a normalizzare la curva di utilizzo delle food court, garantendo un servizio di qualità durante l’intero arco di apertura della Galleria.

Per sviluppare al meglio queste caratteristiche ci avvaliamo di un team di professionisti interno, specializzato su tutti quelli che sono i temi legati al F&B.

E l’entertainment?

L’esatta definizione di entertainment è, a mio avviso, un tema ancora aperto e, per molti aspetti, complesso. Su Westfield Milano lo abbiamo affrontato siglando un accordo con Uci Cinemas per l’apertura di un cinema multisala con 16 schermi, circa 2.500 posti e servizi di ultima generazione. Per URW l’intrattenimento è una funzione fondamentale e i nostri centri dislocati in tutto il mondo ne sono la massima espressione. Offriamo la possibilità di vivere in prima persona grandi eventi come concerti, anteprime cinematografiche, così come sfilate di moda. Fra gli artisti che si sono esibiti nelle nostre Gallerie ricordo Justin Bieber, Lady Gaga, Taylor Swift, John Legend così come le anteprime europee dei film Marvel, con i vari cast ospiti, o anche competizioni di surf.

Come affrontate il lato servizi, soprattutto quello innovativi?

Tra i principi fondamentali di URW spicca quello della sostenibilità, sia in fase di progettazione e realizzazione, sia in fase di esercizio, e si traduce nello sviluppo di infrastrutture a supporto e nella promozione di una mobilità sostenibile. A Milano per le sole infrastrutture di collegamento sono stati stanziati circa 200 milioni di euro. Mi piace poi sottolineare come Milano rappresenti già di per sé un’eccellenza a livello europeo in tal senso (pensiamo agli innumerevoli provider di car e bike sharing presenti) e quindi il nostro progetto non potrà non tenerlo in considerazione. Nel discorso della mobilità sostenibile si innnesta anche la promozione dell’uso della rete ferroviaria. Per quanto attiene le attività di commercializzazione, il cosiddetto “Athleisure” e, più in generale, il benessere, sarà presente in questo progetto in più declinazioni, sia lato retail, sia lato servizi; per esempio, abbiamo già in progetto la realizzazione di una rete di piste ciclabili che collegheranno Segrate e i paesi limitrofi al nostro mall.

Quale sarà il ruolo del luxury retailing?

Il luxury retailing, sulla scala di grandezza che intendiamo sviluppare, è una delle grandi novità che Westfield Milano porterà in Italia. Prevediamo la creazione di un Village del lusso dove vivranno circa 50 differenti boutique che rappresentano i brand più iconici della moda e del lusso a livello mondiale.

Quale sarà l’incidenza delle insegne nazionali e di quelle internazionali?

La nostra strategia attinge ispirazione da un approccio Glocal nel quale l’orientamento commerciale s’informa a una forte ossatura internazionale, arricchita da un’offerta più locale/nazionale. L’essere a Milano ci pone in una situazione decisamente vantaggiosa dal punto di vista imprenditoriale e ci piacerebbe poter contribuire ancora di più allo sviluppo economico e sociale del territorio.

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