#WomenNotObjects: la pubblicità schierata contro le donne oggetto

“Adoro vendere la mia dignità per un drink. Adoro dormire con uomini che non conoscono il mio nome”. Sono solo alcune delle frasi, le più soft, pronunciate dalle donne nel video #WomenNotObjects, mentre mostrano le immagini di pubblicità che veicolano effettivamente questi messaggi. A chiudere la raffica di immagini a sfondo sessista compaiono poi poche frasi eloquenti rivolte direttamente agli uomini: sono tua madre, sono tua figlia, sono tua sorella, sono la tua collega.

tweetA lanciare online pochi giorni fa la provocatoria campagna, già virale, contro quella comunicazione di brand che rappresenta la figura femminile come un oggetto è stata l’agenzia creativa di New York Badger & Winters. Alla guida dell’iniziativa il direttore creativo Madonna Badger, co-fondatrice dell’azienda che da tempo si è fatta portavoce di un rinnovato rapporto tra i brand e le donne, attraverso un linguaggio capace di creare connessioni reali.

Non è un caso che, nel suo portfolio clienti, Badger & Winters vanti marchi come P&G, Victoria’s Secret e Chanel. La stessa Badger ha ammesso di aver fatto ricorso durante la propria carriera a quegli espedienti che oggi fermamente condanna, anche da un punto di vista strategico. Negli anni Novanta, ad esempio, ideò la campagna di  Calvin Klein con Kate Moss, ma al di là di questioni personali e ideologiche, i tempi oggi sono cambiati e richiedono un evoluzione del linguaggio.

Abbiamo già parlato diverse volte di come l’audience si stia facendo più critica e sensibile e i marchi vengano spinti a prendere posizione su tematiche sociali, sessuali, ambientali e non solo. Non si parla di target, si tratta di favorire la costruzione di un patrimonio di marca basato su autenticità e genuinità, capace di fidelizzare nel lungo termine.

Coca-Cola ha abdicato all’uso del temine felicità perché troppo abusato e sempre meno credibile, come ha confermato Rodolfo Echeverria, vicepresidente global creative & content della Company. Barbie ha abbracciato la diversity lanciando sul mercato bambole dalla bassa statura e i fianchi tondeggianti. Sono solo alcuni esempi di sostanziale ammodernamento del marketing in ottica realista.

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