Zonin1821: risultati e previsioni della stagione 2022

Il gruppo è presente in oltre 140 Paesi nel mondo grazie al supporto di oltre 500 collaboratori che operano in Italia e in quattro filiali

Il Gruppo opera in più regioni italiane  a maggior vocazione vitivinicola. Pronto per una nuova stagione, Zonin1821 riesce, grazie alla sua presenza sul territorio e all'esperienza,  custodire informazioni sugli  sviluppi del settore. Il gruppo è presente in oltre 140 Paesi nel mondo grazie al supporto di oltre 500 collaboratori che operano in Italia e in quattro filiali (Stati Uniti, Regno Unito, Cina e Svezia). La produzione si disloca su una superficie di oltre 4.000 ettari e distribuisce non solo i vini fermi e gli spumanti a marchio Zonin, ma anche i vini delle tenute italiane di Famiglia: Ca’ Bolani in Friuli, Castello del Poggio in Piemonte, Tenuta Il Bosco (Oltrenero) in Lombardia, Rocca di Montemassi e Castello di Albola in Toscana, Masseria Altemura in Puglia e Principi di Butera in Sicilia. A queste eccellenze si uniscono i vini prodotti a Barboursville, in Virginia negli Stati Uniti e i vini cileni a marchio Dos Almas.

La valutazione del comparto per la stagione in corso è affidata a Giacomo Manzoni, chief agronomist del Gruppo, che a riguardo spiega:  "Quest’anno il cambiamento climatico in atto ha influito in modo evidente sull’andamento del ciclo della vite in tutto il Paese. Un anno decisamente particolare, la mancanza di precipitazioni e di temperature basse da nord a sud nei primi mesi ha causato un rallentamento del ciclo vegetativo nelle prime fasi fenologiche. Ad inizio maggio le temperature hanno cominciato ad alzarsi anche di 5 gradi sopra la media stagionale ed il ciclo vegetativo si è velocizzato rispetto agli anni passati. Questo fenomeno ha generato un anticipo rispetto a tutte le fasi fenologiche che ha portato la vendemmia ad essere anticipata di una / due settimane indicativamente in tutto il Paese”. Stando a quanto sottolinea Manzoni, il settore deve valutare la siccità come una criticità sempre più presente. E su questo aspetto dice: "Quest’anno le piogge che si sono verificate tra la seconda e la quarta settimana di agosto hanno permesso alle piante di riprendersi per la fase più importante della stagione ovvero quella della maturazione. Ci aspettiamo ottimi risultati soprattutto per le varietà a raccolta tardiva tra le quali la Barbera di Castello del Poggio, il Refosco di Ca’ Bolani, il Sangiovese di Castello di Albola, il Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon di Ca’ Bolani, Castello Di Albola e Rocca di Montemassi, il Petit Verdot di Rocca di Montemassi, il Negramaro e l’Aglianico di Masseria Altemura e il Nero D’Avola di Principi Di Butera” conclude Manzoni.

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