Zucchero e miele, un rientro alla normalità poco agevole

Zucchero
In primavera una certa corsa agli acquisti in funzione di scorta d'emergenza ha salutato le prime fasi della guerra in Ucraina. Ma ora incide il riacutizzarsi dell'inflazione e della corsa dei prezzi

Sul mercato europeo, lo zucchero ha registrato rialzi di prezzo vertiginosi durante l’estate, con quotazioni che hanno toccato livelli record. I prezzi dello zucchero bianco consegnato nel centro-nord Italia, già in aumento dalla seconda metà del 2021, negli ultimi tre mesi hanno registrato rincari di circa il 12%, superando i 1.000 €/t, circa il doppio rispetto al prezzo di un anno fa.

Diversi sono i fattori che hanno scatenato tali rialzi secondo l'analisi effettuata da Areté: lo squilibrio tra domanda e offerta a livello internazionale ed europeo, ma anche il contesto macroeconomico e geopolitico, con l’indebolimento dell’euro rispetto al dollaro -il tasso di cambio è tornato recentemente sotto la parità per la prima volta dal 2002-, il dazio all’import di zucchero in Ue, e una logistica particolarmente onerosa e rallentata nel post pandemia.

La situazione in Brasile

Incide il calo dell’offerta da parte del Brasile, principale produttore ed esportatore di zucchero grezzo, dove siccità e gelate hanno compromesso parte della raccolta 21/22, già rallentata dalla maggior convenienza dei trasformatori a destinare l’utilizzo della canna per la produzione di etanolo (molto remunerativo per i rincari energetici globali). I prezzi dello zucchero grezzo quotato sul mercato finanziario THE Ice negli ultimi due anni sono così aumentati di oltre il 40% tornando ai livelli massimi dal 2016, aumenti leggermente più marcati per le quotazioni dello zucchero bianco che soffre anche i maggiori costi di trasformazioni riconducibili alla crisi energetica.
L’aumento dei prezzi internazionali non è tuttavia sufficiente a giustificare i prezzi record nell'Ue. L’ultima volta che le quotazioni comunitarie avevano superato i 900 €/t (nel 2010), i prezzi dello zucchero grezzo internazionale erano superiori ai 25 c$/lb rispetto ad un corrente di circa 18 c$/lb. Oggi i prezzi europei presentano un premio record rispetto ai quelli internazionali.

L'Unione importatrice

L'Unione soffre infatti una congiuntura particolarmente sfavorevole. Le produzioni delle ultime campagne, dopo i record della 17/18 (post abolizione delle quote produttive), sono state rallentate dal calo delle aree seminate, da un meteo non ideale e dalla limitazione dei neonicotinoidi. L’offerta non tiene il passo della domanda e l’Ue si trova ad essere importatrice di zucchero, su cui grava un dazio all’import (in contingenza sul grezzo di circa 98 €/t, ma superiore ai 400 €/t sul bianco). I prezzi convergono così in quella che viene definita import parity: prezzi internazionali dello zucchero grezzo convertiti in euro, a cui si sommano i costi di trasporto e di trasformazione. Così, il “super dollaro”, i costi della logistica elevati e, soprattutto, la dipendenza dell’industria di trasformazione dal gas naturale (che continua a sfondare record di prezzo senza precedenti), hanno ampliato lo spread tra prezzi UE e mercati internazionali.

Situazione in Italia

Sul fronte della produzione nazionale, lo zucchero è stabile a 15,8 milioni di tonnellate prodotte, con un drastico aumento negli stock a 1,9 milioni di tonnellate (+58% rispetto al 2021).

Mostra segni di rallentamento riavvicinandosi ai volumi pre-pandemia. Due, in particolare, gli elementi significativi registrati nel primo semestre di quest’anno dal mercato dello zucchero. A marzo un periodo di acquisti in funzione di scorte provocate dall’attualità del conflitto bellico. Il secondo fattore sempre correlato al conflitto e alla crescente inflazione è poi quello dei rincari del prezzo al pubblico. Per quanto riguarda invece il mercato dei dolcificanti si registra una flessione del 3,7% a valore, guidata principalmente dal calo dei consumi dei dolcificanti naturali a base stevia.
L’Osservatorio Immagino 2022 ha rilevato un calo significativo degli zuccheri sia per il comparto delle bevande che per la drogheria. Significativo il calo degli zuccheri totali in categorie come le creme spalmabili dolci e i biscotti tradizionali.

La situazione del miele

Per quanto concerne il miele, il clima pazzo di questo 2022 ha moltiplicato gli eventi estremi, alternando siccità e nubifragi con conseguenze inaspettate anche nella produzione di miele, che ha subito una marcata riduzione. La mappa italiana del miele stilata da Coldiretti registra cali che vanno dal -15% della Calabria al -60% delle Marche, dal -50% di Lazio, Sardegna, Umbria e Valle d’Aosta al -80% della Basilicata, crolli del 40% in Toscana e Molise e del 35% in Emilia Romagna, , Sicilia e Puglia, mentre Veneto e Piemonte – riferisce Coldiretti – hanno perso il 30% della produzione, in Lombardia e Friuli è stato tagliato un quarto (25%) del raccolto, un calo del 20% si registra in Abruzzo e Trentino Alto Adige, mentre Calabria e Campania limitano i danni con una perdita del 15%.

In Italia si consuma circa mezzo chilo di miele a testa all’anno, sotto la media europea che è di 600 grammi ma un terzo rispetto alla Germania. Il Belpaese, però, vince in biodiversità con più di 60 varietà da quelli Dop come il Miele della Lunigiana, e il Miele delle Dolomiti Bellunesi e il miele Varesino, fino a quelli speciali in barrique o aromatizzati, dal tiglio agli agrumi, dall’eucalipto all’acacia.

Verso il biometano

La notizia più rilevante del comparto è quella rilasciata a fine agosto da CGBI–Confederazione dei bieticoltori italiani e Coprob, che annunciano un piano per la produzione di biometano agricolo: lo zucchero italiano diviene “cibo circolare” e dà il via alla prima filiera industriale del Paese interamente agro-energetica, nel territorio di confine tra Emilia-Romagna e Veneto dove si produce l’unico zucchero 100% made in Italy grazie al lavoro di 4.500 aziende bieticole associate, su un bacino di conferimento di oltre 30.000 ettari, e due stabilimenti di trasformazione a Minerbio (BO) e Pontelongo (PD).
Il piano -voluto dalla CGBI, gruppo al vertice del comparto italiano dell’energia rinnovabile, con 23 impianti biogas realizzati e oltre 200 gestiti in service, e da Coprob-Italia Zuccheri, cooperativa che si caratterizza per la gestione completa dell’unica filiera dello zucchero italiano dal campo alla tavola- prevede la costruzione, in tre anni, di 10 impianti per la produzione di biometano agricolo, ottenuto esclusivamente da sottoprodotti della barbabietola da zucchero e della sua lavorazione (polpe, foglie e colletti), effluenti zootecnici degli allevamenti vicini e colture dedicate da biomassa. In numeri: 70 milioni di euro di investimenti e una capacità produttiva annua di 20 milioni di metri cubi di biometano. I primi a entrare in funzione sono gli impianti esistenti di Coprob-Italia Zuccheri, che già producono biogas a Minerbio, Pontelongo e Finale Emilia (MO), che verranno convertiti a biometano.

Italia Zuccheri Commerciale fornirà un ulteriore supporto in ambito tecnico e logistico per ottimizzare il processo di consegna e di distribuzione dei prodotti nel nostro Paese.

Ed è una notizia di inizio settembre quella relativa a Mauritius Sugar Syndicate (MSS), unico operatore dell’industria saccarifera nelle isole Mauritius, che ha scelto Italia Zuccheri Commerciale, joint venture tra Coprob e Pfeifer & Langen, come partner esclusivo per la commercializzazione del suo zucchero in Italia, a partire dal 2023. Secondo l’accordo, di durata triennale, Italia Zuccheri Commerciale gestirà in esclusiva la vendita dello zucchero bianco raffinato prodotto da MSS in parte certificato Fairtrade, comprese le specialità di zucchero bianco, verso tutta la rete dei clienti del settore industria e artigiani, confezionatori e catene di vendita al dettaglio.

Il punto su Eridania

Eridania conferma invece il proprio posizionamento di “marchio storico di interesse nazionale” che, in equilibrio fra tradizione e innovazione, ha saputo guadagnarsi un elevato livello di reputazione presso i consumatori e i retailer. Tanto da godere di una brand awareness totale dolcificazione del 98% (Analisi Nextplora gennaio 2021). Eridania mantiene la propria leadership con una quota del 29% a valore nel totale mercato della dolcificazione (dolcificanti + zucchero) e del 34% a volume considerando il solo segmento zucchero in cui registra performance positive con un +2,9% a volume nel primo semestre del 2022 in controtendenza rispetto al mercato.(Dati Nielsen, Distribuzione Moderna, Totale volumi/valori anno terminante, aggiornamento 3 luglio 2022). Inoltre, si conferma primo player nel comparto zucchero di canna e il leader indiscusso del segmento premium con il marchio Zefiro.

Per quanto concerne la categoria dei dolcificanti, Eridania Zero conferma una performance positiva in tutte le sue referenze (liquido, bustine e compresse).

Da segnalare inoltre l’exploit in doppia cifra dello Sciroppo d’Agave Biologico Eridania, che registra un +33% a valore, anche grazie alla nuova confezione in plastica RPET riciclata al 50%. (Dati Nielsen, Distribuzione Moderna, Totale valori anno terminante, aggiornamento 3 luglio 2022).
“Stiamo registrando buone vendite per i prodotti della Linea Benessere, con i quali Eridania ha creato un nuovo segmento di mercato –spiega Alessio Bruschetta, amministratore delegato dell’azienda. Eridania per Ricette ha registrato un significativo picco nella sua stagionalità tra ottobre e marzo ed anche Eridania per Confetture, con il quale siamo nel momento di massima stagionalità, abbiamo risultati al di sopra delle aspettative. Continua a confermare numeri molto positivi anche Tropical&Stevia con il recente restyling che valorizza al meglio il beneficio in termini di riduzione calorica (-50% di calorie). Obiettivi: continuare a sviluppare innovazione a 360 gradi, con focus continuo sul benessere dei nostri consumatori senza compromessi, con grande attenzione alla sostenibilità sia di prodotto che di packaging”.
E risale all’aprile di quest’anno il lancio di Eridania Eritritolo, il dolcificante naturale a 0 calorie, senza zucchero, No OGM, Gluten Free e Vegan OK.

Consegna rapida on-demand

È di quest’anno la partnership tra Mielizia e Gorillas, la startup tedesca di consegna rapida on-demand, che in poco più di un anno è arrivata a coprire più di 60 città del mondo tra cui 4 italiane (Bergamo, Milano, Roma e Torino): il miele biologico del brand di Conapi (Consorzio Nazionale Apicoltori) arriva a domicilio. Sulla app di delivery di Gorillas, che comprende più di 2000 articoli, è presente una selezione Mielizia che prevede sei prodotti della linea Bio proposti nel classico formato vasi in vetro da 300g nelle varietà bosco, millefiori, castagno, tiglio e acacia (quest’ultimo è disponibile anche nel pratico packaging squeezer da 250g) e una referenza di castagno convenzionale in squeezer 250g.
Per quanto riguarda i sostitutivi dello zucchero l'azienda Terra e Oro prevede di lanciare una versione biologica dello sciroppo d’agave in squeezer da 980 g. Le proprietà dell’agave sono quelle di un alto potere dolcificante nonostante il suo basso indice glicemico e il suo gusto neutro che non modifica gli alimenti.

Canna da zucchero siciliana

Coltivata in Sicilia fin dall'Ottocento, la canna da zucchero oggi viene ancora coltivata –con una produzione molto ridotta- nel comune di Avola, in provincia di Siracusa, principalmente per la produzione di rum. Ma negli ultimi tempi sono emersi anche altri usi, soprattutto nei bar. Può essere spremuta per ricavarne il succo, rinfrescante e zuccherino, che viene poi servito tal quale o usato come base per i cocktail. E anche in alcuni supermercati sparsi per il Paese e in molti negozi di cibi etnici la canna da zucchero fresca è presente sugli scaffali.

La linea squeeze di Piana

Apicoltura Piana, la storica azienda del bolognese produttrice di miele da oltre un secolo, ha presentato una nuova linea Squeeze che include i gusti Acacia, Millefiori, Millefiori di filiera italiana e Millefiori con Pappa Reale. Quest’ultimo è una novità della linea e racchiude in un unico prodotto tutto il gusto del miele più i benefici della pappa reale, ricca di proteine, minerali e vitamine. Il rinnovato packaging della linea Squeeze ha valso all’azienda il riconoscimento “New Entry Brands Award 2022” nella categoria di riferimento.

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