Comparazione a quattro per uno sguardo in Europa

Scenario generale – Casino, Migros, Waitrose e Mercadona esprimono strategie differenti che possono essere considerati modelli di indagine per l'intero settore (da MARKUP 215)

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Metodologia
Per rendere il più possibile comparabili i dati, per Migros sono stati estrapolati dati di bilancio relativi alle sole attività commerciali e industriali, escludendo quindi la parte relativa a Migros Bank che gonfia notevolmente attivo e passivo di bilancio e non avendo dunque a disposizione il numero relativo all'utile pre-tasse e netto relativo all'area d'affari analizzata. Per Waitrose sono stati utilizzati solo i dati disponibili relativi alla catena di supermercati, escludendo quelli di John Lewis che rientra nello stesso perimetro di bilancio ma opera nel business del non food (department stores), anche in questo caso con una disponibilità di dati limitata.

Per dare uno sguardo a quello che è successo nel 2011 fuori dai nostri confini nel settore della grande distribuzione alimentare abbiamo scelto quattro operatori con buone quote e posizionamenti nei rispettivi mercati nazionali e ne abbiamo rapidamente comparato i risultati economico-finanziari. Si tratta di un esercizio che non ha la pretesa di illustrare l'andamento dei vari mercati nazionali mercato nel loro complesso, ma che tenta semplicemente di offrire alcuni spunti di paragone e riflessione per chi opera nella realtà italiana. Gli operatori scelti sono Casino in Francia, Waitrose nel Regno Unito, Migros in Svizzera e Mercadona in Spagna.

Di slancio nella crisi
Analizzando i fatturati, notiamo che tre gruppi su quattro (Casinò, Mercadona e Waitrose) hanno mostrato una crescita interessante, specie se si tiene conto del fatto che il 2011 è stato un anno molto duro a livello di congiuntura e di andamento dei consumi in tutta Europa, mentre uno (Migros) ha mostrato un calo, seppur molto contenuto. Il fatturato di Casinò, operatore attivo in molti Paesi con molti formati e una grande diversità di insegne, cresce del 18,2%, grazie ad una serie di acquisizioni estere e alla crescita organica in alcuni mercati esteri ad alta crescita dove il gruppo vanta posizioni di mercato molto forti, in particolare Brasile, Colombia, Tailandia e Vietnam. Il fatturato di gruppo realizzato al di fuori della Francia è ormai pari al 45%. Più modesta ma comunque interessante è la crescita realizzata in Francia (4,4%).
Diversa la situazione competitiva di Mercadona, che è presente unicamente sul suo mercato domestico e si concentra su un solo formato, quello del supermercato discountizzato di quartiere. Il gruppo ha ottenuto una crescita del 7,9%, un valore notevolissimo, specie se si tiene della fortissima crisi dei consumi che ha caratterizzato il mercato spagnolo. È un risultato in linea con una storia di crescita ininterrotta che dura ormai dagli anni '90 per merito della fortissima capacità del gruppo di offrire valore ai suoi clienti grazie a un posizionamento di prezzo discount rispetto alle principali catene di supermercati iberiche a fronte di un'offerta di buona qualità, un elemento questo che fa la differenza in qualsiasi momento, ma particolarmente apprezzato in momenti di contrazione del potere di acquisto.

Bene nel premium price
Anche Waitrose è presente unicamente nel suo mercato domestico e sostanzialmente attiva con un solo formato (supermarket). Il suo posizionamento è però molto diverso da quello di Mercadona. La catena si colloca infatti su un livello di leggero premium rispetto ai principali concorrenti e punta sull'offerta di una gamma caratterizzata da alta qualità intrinseca e percepita per fare in modo che la sua offerta di valore risulti in ogni caso forte. Lo sforzo sembra produrre buoni risultati, visto che nel 2011 il fatturato e cresciuto del 7,9% in un mercato caratterizzato anch'esso da una notevole gelata dei consumi.
Meno brillante la performance di Migros, il gigante del retail svizzero, che nel 2011 mostra un fatturato in calo dello 0,8%, un risultato peraltro in linea con quelli dei tre anni precedenti, caratterizzati da una sostanziale stagnazione.
Il reddito operativo di Casinò scende dal 4,5% del fatturato (aumenta però del 7,2% in termini assoluti), quello di Migros dal 3,7% al 2,9% (pari al -23,5% in termini assoluti) quello di Waitrose dal 5,9 al 5,1% (-5,5% in termini assoluti). Mercadona è l'unico degli operatori esaminati che riesce a migliorare il margini, con un reddito operativo che sale dal 3,7% al 3,9%, pari ad un aumento del 14,5% in termini assoluti, grazie agli aumenti di produttività del gruppo. La indisponibilità di dati o al loro scarsa comparabilità rende rapida e poco significativa l'analisi dei margini commerciali, quasi uguali ed attestati intorno al 25% per Casinò e Mercadona mentre quello di Migros, pari al 40%, è fortemente influenzato dal peso delle attività industriali captive e da altri elementi peculiari del gruppo.
Interessante è notare come i gruppi esaminati abbiamo strutture bilancistiche abbastanza dissimili fra loro in termini di rapporti fra attività immobilizzate e correnti. Essi sono rispettivamente pari al 63% e al 37% del totale di bilancio per Casinò, al 44,3% e al 55,7% per Mercadona e al 73,1% e al 26,9% per Migros, frutto di differenti strategie in termini di investimenti immobiliari e di modelli di business con diverse velocità di rotazione del circolante.

Allegati

215_Europa

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