Italiani e cibo a domicilio: tutti i trend da Nord a Sud

Just Eat ha realizzato uno studio per fotografare abitudini e gusti dei consumatori nel nuovo fenomeno del digital food delivery

Una popolazione che ama mangiare a casa e desidera farlo bene, variando molto e sperimentando piatti e gusti. Questo quanto emerge dalla mappa del cibo a domicilio in Italia realizzata da Just Eat in 18 città, da Nord a Sud.

Dall'indagine emergono differenze tra le preferenze di uomini e donne, giovani e meno giovani e professionisti o studenti, ma anche altre curiosità e tendenze. Alcuni dei principali trend, interessanti per il settore alimentare in senso più ampio, li riportiamo a seguire.

1 - La crescita del digital food delivery
In Italia il digital food delivery cresce, con alcune eccellenze legate a un’esplosione degli ordini a domicilio in comuni dove il servizio è arrivato in tempi recenti e grazie a un boom di affiliazioni da parte di ristoranti locali. Dal 2015 ad oggi ogni città ha trainato infatti questo trend in ascesa in modi e con cucine diversi, guidando la crescita di ogni città tendenzialmente con una cucina in particolare: a Genova la cucina più in crescita è l’indiano (+147%), a Roma il messicano (+ 76%) e a Milano la cucina healthy (+ 73%), ma troviamo anche i dolci a Verona, il vegano a Torino, la cucina etnica a Firenze e le specialità di carne e pesce a Palermo.

2 - Gusto tra tradizione regionale e oltreconfine
Tra le 18 città analizzate a Milano vincono giapponese e hamburger con una rimonta dell’indiano, a Roma domina il cinese e cresce la cucina italiana, a Napoli si preferiscono panini (23%) dolci e giapponese, a Palermo si ordinano pollo, giapponese ma anche gelato, a Bari spopola il greco e a Cagliari medio orientale e hamburger, mentre tra i genovesi è comparsa nell’ultimo anno la cucina messicana e la mania del fritto tra i veronesi, infine i bolognesi sono tra i pochi a difendere la bandiera tricolore, prediligendo cibo italiano.
Non solo. Gli italiani amano spaziare da Nord a Sud provando prelibatezze di altre regioni come le lasagne e la cotoletta alla milanese che spopolano negli ordini dei baresi, il pesto alla genovese a Cagliari, il pasticcio alla bolognese nella città di Padova, per finire con i bigoli all'amatriciana romani particolarmente amati dai veneziani.

3 - Le differenze in base all'impiego
Gli stili di vita personali e professionali però stanno influenzando l'andamento di questo mercato dove per esigenze, e con modalità diverse, emergono trend variegati. Impiegati (40%) e studenti (34%) ordinano infatti con più frequenza, seguiti dai liberi professionisti (14%) che sono però coloro che amano di più variare le cucine e sperimentare nuovi piatti. Ma guardando nel portafoglio il libero professionista è la figura più disponibile ad investire in un pranzo o una cena ordinata via app a domicilio, con mediamente 700 euro all’anno di spesa, seguito dall’impiegato con 647 euro di spesa, e da chi sta ancora facendo un percorso di studi che spende 378 euro avendo una capacità economica inferiore.

4 - Le differenze generazionali e di genere
Esplorando i trend generazionali, si scopre un’intensa attività di digital food delivery da parte dei Millennials 18-36 (70%) seguiti dalla Generazione X 36-45 (22%) e dagli over 45 (8%). I più adulti si dimostrano però più desiderosi di sperimentare cucine particolari, ordinando cucina giapponese (14%) e cibo asiatico (10%), mentre i più giovani (18-25 anni) amano ancora la pizza a casa (75%) da condividere con gli amici in occasione dello studio, di una serata davanti alla tv o di una festa.
Ma come si dividono i gusti tra uomini e donne? Se si dividono equamente tra chi ordina di più, le più attive sono le Millennials (75%) rispetto agli uomini della stessa età (69%), situazione opposta per la Generazione X che vede ordinare di più gli uomini (23%) del gentil sesso (17%) con in coda per entrambi invece gli over 45 (8%). Anche nella tipologia di ordini e fedeltà ai ristoranti poi si evincono forti differenze. Il mondo femminile ama ricevere a domicilio cibo giapponese (14%), mentre l’emisfero maschile oltre alla pizza che regna sovrana (55%) preferisce scegliere tra oltre 50 cucine di tipologie diverse (12%), in particolare hamburger, etnico, sudamericano e dolci. Le donne sono inoltre più fedeli ai medesimi ristoranti, soprattutto se si tratta di cucine orientali, mentre gli uomini tendono a ordinare cibi sostanziosi per non rischiare di rimanere delusi e a stomaco vuoto.

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