Il volantino pubblicitario diventa il media più strategico

Il ruolo del flyer è in rivalutazione grazie al suo potenziale, che va oltre quello di uno spot in tv. L’esperienza di Promomedia Adv, la nuova concessionaria per la gdo

Il volantino pubblicitario è uno strumento evergreen capace di grande adattabilità anche a fronte della trasformazione digitale e di shock inaspettati come la pandemia. Alla base di ciò, vi è il fatto che il flyer cartaceo sia imprescindibile come un mezzo di informazione nel momento in cui un’azienda decida di comunicare la propria offerta e le promozioni in atto

Quattro plus

Il volantino, in forma cartacea o digitale, riesce a colpire, influenzando i comportamenti dei consumatori come a tracciare una sorta di “mappa mentale”, dalla quale emergono quattro macro fattori: l’analisi e la comparazione dei prezzi, del risparmio, delle novità; l’organizzazione della spesa per essere più veloci e funzionali (specialmente in tempo di pandemia); nel caso di volantini stampati l’heritage legata al cartaceo e alla sua comodità e abitudine d’utilizzo; ed infine il brand che porta con se tutti i suoi valori e reputazione: tutto ciò si riflette nella percezione di questo strumento da parte dei consumatori.

L’aspetto relativo ai bassi costi di produzione e all’impatto, anche in termini temporali del volantino, rendono di fatto il volantino stesso competitivo rispetto ad uno spot pubblicitario. È una linea di pensiero condivisa da esperti di marketing che il volantino possa essere interessante ai fini di una pianificazione media con target generalista, soprattutto se paragonato all’alto costo/contatto dei media tradizionali come la televisione e la radio e di fatto si può decretare la sua vocazione a strumento di comunicazione di massa. Proprio per fare emergere tutte queste potenzialità il mercato sta dispiegando expertise dedicate, come l’operazione messa in campo da Promomedia Adv, che può contare accordi con i principali retailer italiani e di conseguenza, offrire ai clienti pacchetti di inserzioni in grado di coprire in modo capillare ogni regione, ogni provincia e ogni comune d’Italia, con la possibilità di differenziare il messaggio pubblicitario in funzione dell’area geografica che si desidera coprire. Da questo tipo di attività mirata e puntuale, si propaga la forza della pianificazione tramite volantino. Vi sono, infatti, sempre più possibilità di integrazione tra fisico e digitale, che trovano nel volantino il loro punto d’incontro privilegiato. Infatti, il volantinaggio, sia che avvenga hand to hand (mano a mano) oppure nelle cassette postali, permette un elevato ritorno economico e di immagine, ulteriormente potenziato, ad esempio, da tecnologie come il tracciamento con Gps, il QrCode e il monitoraggio delle telefonate. Relativamente alla geolocalizazzione, ciò risulta particolarmente utile al fine di selezionare l’utenza più pertinente al proprio tipo di business e contemporaneamente verificarne l’effettiva distribuzione avendo sempre a disposizione i percorsi di distribuzione e consegna. Il QrCode presente sul volantino, o altri simili tipi di “link attivi”, permettono di tracciare chi dal volantino, con un solo click, va sul sito o sui propri contenuti multimediali o social media.

New Business

Bisogna, inoltre, sempre ricordare che a fondamento del volantino e dell’opera di volantinaggio vi è lo scopo di attrarre nuovi clienti, stimolandone la curiosità con un design grafico ed un copy accattivante e funzionale - possibilmente nel rispetto del modello Aida (Attenzione, Interesse, Desiderio, Azione) -, di concerto con la fidelizzazione di clienti già acquisiti, per i quali si crea aspettativa e routine nel ricevere il volantino e nel poterli utilizzare per fare confronti e ricercare promozioni, il tutto però, ben in linea con lo spirito del tempo, facendo magari attenzione all’utilizzo di carta riciclata e sull’uso di inchiostri ecosostenibili per i volantini cartacei che devono essere prodotti sostenibilmente. Curare questi aspetti, come anche comprendere a livello profondo il ruolo del volantino oggi, permette di scacciare l’idea per cui si tratti di un mezzo di comunicazione anacronistico, ed anzi mette in luce le molteplici potenzialità inespresse o con grandi prospettive di crescita e diffusione.

NUOVI MEDIA, NUOVE CONCESSIONARIE

Secondo Saverio Addante ceo di Promomedia, vi sono diverse motivazioni per l’utilizzo del volantino: “Viene associato al concetto di offerta e di convenienza: uno strumento da consultare quando si ha intenzione di andare a fare la spesa. È evidente che se una pubblicità raggiunge il target nell’esatto momento in cui quest’ultimo è propenso all’idea di compiere un acquisto, l’efficacia del messaggio pubblicitario aumenta sensibilmente. Ed è proprio qui che si nasconde la forza dirompente del volantino: la mente di chi si approccia a questo strumento è orientata all’idea della convenienza e non si aspetta un tipo di messaggio che non contenga un vantaggio economico. Il volantino è un canale preferenziale che, abbattendo ogni barriera psicologica, arriva direttamente al decisore d’acquisto. A questo si aggiunge anche un’altra: proprio durante la pandemia, il canale della Distribuzione è stato oggetto di rivalutazione da parte dei consumatori che improvvisamente e inaspettatamente ne hanno riscoperto il valore e l’importanza di carattere sociale. Di riflesso, questa nuova considerazione, si riflette sul volantino che ne è la diretta espressione”. Ma cosa è cambiato nella percezione del consumatore a causa della pandemia? Secondo Addante “Ci troviamo di fronte ad una svolta: fino a ieri il volantino era vissuto come uno strumento esclusivamente promozionale, oggi quello stesso strumento è considerato il mezzo di comunicazione di massa in grado di arrivare dritto al target privilegiato dei decisori d’acquisto, meglio di uno spot e a costi decisamente più contenuti”.

Per di più, è possibile rintracciare dei vantaggi sostanziali rispetto ai media tradizionali, televisioni in primis: “Il tempo di esposizione di una campagna pubblicitaria è fondamentale affinché nella mente del consumatore si fissi il ricordo di un prodotto; se consideriamo che uno spot Tv dura in media 20 secondi e uno spot radio ne dura 30, appare evidente come i 15 giorni di permanenza di un volantino nelle case degli italiani possa diventare esponenzialmente più conveniente per un media planner. Ma non solo: uno spot Tv per essere ricordato deve essere visto più volte, ma una frequenza adeguata richiede budget importanti. Al contrario un volantino viene consegnato in tutte le case una volta ogni 15 giorni, ma viene letto spontaneamente più di una volta dal target dei responsabili d’acquisto della famiglia”.

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