Carrefour: confermato il maxisequestro per presunta frode fiscale

La Guardia di finanza di Milano ha effettuato un sequestro da 64,7 milioni di euro facenti capo a GS, del gruppo Carrefour Italia

Aggiornamento

La Guardia di Finanza ha convalidato il sequestro preventivo d'urgenza, eseguito lo scorso 15 aprile, di 64,7 milioni di euro a carico della GS spa del gruppo dei supermercati Carrefour Italia nell'ambito dell'indagine della Procura di Milano su una presunta frode fiscale.

E' fissata per il 17 maggio l'udienza nella quale si discuterà del divieto per un anno di pubblicizzare beni e servizi chiesta dal pm Paolo Storari nei confronti della società della grande distribuzione.

La decisione dell’autorità

L’ipotesi di reato è relativa alla somministrazione illecita di manodopera per trarre vantaggio competitivo, che configurerebbe un caso di frode fiscale. A condurre le indagini è il pm del tribunale milanese, Paolo Storari. Nel mirino sono finiti i cosiddetti “serbatoi di manodopera”, un meccanismo che consentirebbe alle aziende di grandi dimensioni di ottenere manodopera a basso costo grazie a una serie di appalti non in linea con la normativa.

Gli accertamenti riguardano “una complessa frode fiscale derivante dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale (GS, ndr), del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all’emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti per un ammontare complessivo superiore a 362 milioni di euro”.

In particolare, i rapporti di lavoro sarebbero stati schermati da società filtro, che a loro volta si sarebbero avvalse di diverse società cooperative (società serbatoio) in modo da “omettere il versamento dell’Iva, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale” ai lavoratori.

Da Carrefour Italia fanno sapere di “essersi prontamente attivati per offrire il massimo supporto e collaborazione alle autorità competenti. Nello specifico, la questione oggetto dell'indagine riguarda le attività di logistica dell’impresa – si precisa -. L’azienda rimarrà a disposizione degli inquirenti per agevolare il corretto svolgimento di tutte le attività previste dalla legge”.

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