0% degli istituti di credito intervistati ha erogato finanziamenti per il comparto retail, di cui il 75% rivolto ai centri commerciali

Circa il 60% degli istituti di credito ha finanziato il comparto retail real estate nel 2023: il 75% delle risorse è andato ai centri commerciali: l’85% di questa quota è stato diretto al rifinanziamento di posizioni creditizie esistenti. È quanto emerge dall’aggiornamento dell’EY Retail Property Investments Barometer Italy, sondaggio annuale già condotto a fine 2023 dal dipartimento Strategy and Transactions di EY, il cui obiettivo è valutare la percezione e la fiducia nel retail come asset class all’interno del mercato immobiliare italiano, cogliendo il sentiment in materia di strategie di investimento e gestione e le prospettive del comparto. Il sondaggio ha già coinvolto nell'ottobre 2023 circa 50 dirigenti senior di grandi property companies, gestori di fondi immobiliari e asset manager nazionali e internazionali; è stato esteso, all'inizio del 2024, ai principali istituti di credito italiani e stranieri attivi e operanti nel commercial real estate financing.

Con la collaborazione del Consiglio nazionale dei centri commerciali (Cncc), EY ha coinvolto nella rilevazione le principali istituzioni bancarie storicamente attive nel fornire finanza al settore real estate italiano, raccogliendo così percezioni e feedback sul potenziale di nuovi finanziamenti per iniziative immobiliari retail.

Il sentiment degli istituti di credito

Fermi restando i riscontri raccolti lato investitori a fine 2023, è interessante notare come, dalla ricerca condotta presso gli istituti finanziari, alcuni elementi risultino comuni fra la platea di proprietari/investitori dei centri commerciali e le banche intervistate, mentre su altri si rileva ancora distanza; ed è lavorando nel ridurre questa forbice che si può permettere anche nel breve termine una ripartenza del mercato delle transazioni/investimenti.

Nonostante un approccio generalizzato di attesa sia da parte di investitori sia dei finanziatori, il settore mostri segnali di recupero, con rendimenti che presumibilmente hanno raggiunto il picco: ciò comporterà un ritorno di interesse da parte di entrambe le parti coinvolte nei processi di investimento (lato equity e debito).

“Il retail real estate mostra elementi di solidità nonostante le sfide di mercato che stiamo vivendo, con oltre il 60% dei manager che prevede di tornare a investire nel settore nei prossimi due anni -commenta Marco Daviddi, managing partner strategy and transactions di EY in Italia-. Lato gestione il focus si sposterà su due fronti determinanti: l'efficienza energetica e l'ottimizzazione degli spazi commerciali per rafforzare il loro appeal. Tale tendenza rispecchia un cambio di marcia verso una gestione degli asset più sostenibile e attrattiva nel medio termine e si sposa con le richieste delle banche finanziatrici, attente alle dinamiche del settore e con un atteggiamento, seppur cauto, positivo in presenza di forti covenant e fondamentali degli immobili solidi. I player del mercato si preparano a navigare in un panorama complesso, caratterizzato da un accesso al credito selettivo che deve essere garantito da un elevato tasso di occupazione degli spazi ed una particolare attenzione all’efficienza energetica degli asset ed alla liquidità in uscita degli investimenti. Il punto di incontro fra le caratteristiche delle opportunità di investimento ricercate dagli investitori e quelle dei soggetti finanziatori sarà la chiave per la creazione di valore a lungo termine nell'industria del retail”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome