Brooklyn Fitboxing prevede in Italia per il 2024 14 aperture, 8 dirette e le restanti in franchising. L'obiettivo del marchio spagnolo è aprire 50 club nei prossimi 4 anni

Fra le nuove leve del franchising italiano (nuove per l’Italia) abbiamo incontrato al Salone del Franchising i due manager di Brooklyn Fitboxing, nata nel 2014 in Spagna: conta 200 club in tutto il mondo, la maggior parte in Spagna. Dal 2017 inizia l’espansione internazionale, il primo paese per importanza è, dopo la Spagna, proprio l’Italia. “Prevediamo in Italia per il 2024 14 aperture, 8 dirette e le restanti in franchising. Vorremmo aprire 50 club nei prossimi 4 anni” precisano Andrea Caretto e Gabriele Aluigi, i due artefici dello sviluppo del marchio spagnolo in Italia.

Qual è il concept: i club seguono l’onda delle boutique fitness, sono locali da 200 mq con visibilità su strada, palestre a vista, elevata attenzione al servizio clienti: “non ci si può allenare quando si vuole ma bisogna prenotare, con capienza massima di 24 persone a sessione -precisa Andrea Caretto, expansion manager di Brooklyn Fitboxing-. L’attività/esercizio fondamentali delle nostre palestre sono i colpi al sacco: non c’è contatto interpersonale: è un normale sacco da boxe appeso alla struttura, appoggiato per terra, con immediato feed back tecnologico grazie a sensori interni; la tecnologia permette di divertirsi con challenge fra partecipanti, anche fra vari paesi del mondo”.

Il target comprende uomini e donne fra i 25 e i 55 anni: medio-alto-spendenti, l’allenamento è adatto a tutti, perché molto personalizzabile: è sempre presente il trainer, inoltre c’è una propedeutica che porta a personalizzare l’allenamento, aspetto molto importante: non essendoci contatto interpersonale non importa il livello di performance individuale.

A chi si rivolge il progetto di franchising?

Due i profili primari, quello imprenditoriale puro che sostenga un’espansione regionale da 4 a 10 centri, in ottica di diversificazione dell’investimento. Il secondo profilo include gli iscritti che possono aprire a loro volta uno o più club come forma di autoimpiego, soprattutto in città di provincia più piccole. “In centri urbani come Milano -aggiunge Andrea Caretto- le garanzie necessarie per aprire location sono alte: si parla di affitti da 60.000 a 100.000 euro all’anno, mentre in città come Parma, Reggio Emilia, Bergamo si va da 30.000 a 40.000 euro all’anno. 6 mesi di cauzione iniziale a Milano equivalgono a 60.000-80.000 euro; in una piccola città si scende a 20.000 euro”.

Andrea Caretto, expansion manager Italia di Brooklyn Fitboxing, nasce a Rivoli in provincia di Torino il 23 febbraio 1996. Da sempre appassionato di sport, si laurea in scienze delle attività motorie e sportive all'Università di Torino. Amante dei viaggi ha iniziato il suo percorso lavorativo in OneDay Group, azienda holding di brand come ScuolaZoo e WeRoad, con il ruolo di community manager, per poi dedicarsi definitivamente all'ambito sportivo facendo esperienza come team leader in BounceInc con sede a Torino e successivamente come department manager in Decathlon Italia. Due anni fa è approdato in Brooklyn Fitboxing, di cui condivide a pieno i valori di vitalità e l'idea di uno stile di vita sano basato sul movimento e l’attività sportiva controllata.

Anche Gabriele Aluigi, country manager Italia di Brooklyn Fitboxing International, è laureato in scienze motorie. Ha iniziato la carriera nel 2008 come personal trainer in Virgin Active. Nel 2017 ha accettato una nuova sfida in Bounce Inc, una delle principali società internazionali dedicate all'intrattenimento al coperto (indoor) con sede in Australia. In questo ruolo ha guidato il lancio di nuovi parchi divertimento in Italia, Libano e Dubai. Questa esperienza ha arricchito il suo curriculum professionale, con competenze approfondite nel general management e nel business development su scala internazionale. Nel 2020 ritorna in Europa dove, mentre diventava papà, ha assunto il ruolo di country manager Italia per Brooklyn Fitboxing International.

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