Il Piemonte di Raspini fra montagna e famiglia

Salumieri dal 1946, i Raspini hanno oggi una dimensione industriale: ma resta il rispetto artigianale nei confronti dei prodotti (da Mark Up 251)

Umberto Raspini - Presidente

Il Monviso, la passione per il lavoro da tramandare, per i salumi piemontesi fatti come una volta. Così un laboratorio si trasforma in azienda, dalla capacità di produttiva annua di 18.000 tonnellate, di  cui  12.000  tonnellate  di  prodotti  interi, 15.000 prosciutti cotti prodotti a  settimana  e  4  milioni  di  vaschette  al  mese.  Nei  70  anni  di  storia  di  Raspini  Salumi,  questi  elementi  si  saldano  fortemente  l’uno  all’altro.

Le montagne sovrastate dal Monviso ancora oggi fanno da cornice alle giornate del presidente Umberto Raspini. E richiamano alla mente il periodo iniziale: “Si era alla seconda metà  della  guerra:  i miei genitori avevano una salumeria  in  piazza  Barcellona,  a  Torino,  già  aiutati  dalla  primogenita  Maddalena.  Per riparare fuori dalla città la nonna e il figlio piccolo -il sottoscritto-, ecco la scelta  di  spostarsi  in  campagna.  Poi  il  tempo  della  ricostruzione,  c’era  lavoro  per  tutti.  E  c’erano  da  sfamare  le  persone. Certo le abitudini alimentari erano diverse. Si pensi per esempio, che, al tempo,  era  un  delitto  togliere  alle  braciole il grasso di copertura. Impensabile per il consumatore contemporaneo”. Le  lavorazioni  inizialmente  sono  artigianali e manuali, al massimo gli operatori  dispongono  di qualche  tritacarne con movimento a cinghia. “Allora i prosciutti erano lasciati in salamoia 8-10 giorni con le infusioni di erbe e spezie e poi cotti lungamente”. Tutti, in famiglia,  danno  il  loro  contributo:  Maddalena,  la  sorella  più  grande,  oggi  presidente onorario, e anche Umberto. “Lavorare era un piacere e un divertimento, che comprendeva anche il rubare il mestiere dei maestri salumieri piemontesi: molto bravi e depositari delle ricette più esclusive”.

L'articolo completo su Mark Up n. 251

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome