L’industria dell’integrazione mira allo sviluppo dell’export in Cina

Il Paese asiatico è fra i mercati potenziali più interessanti per le aziende italiane del settore. Federsalus vola al China International Import Expo

Nel 2018 le imprese di integratori alimentari hanno esportato in Cina prodotti per oltre 24 milioni di euro. Un interesse che in generale, stando alle fonti governative, è motivato dalla continua crescita dell'economia cinese, dalla vastità del mercato, dalla evoluzione dei gusti dei consumatori cinesi di reddito medio–alto. Secondo l’indagine del Centro Studi FederSalus condotta sulle aziende associate, la Cina è il terzo mercato verso cui, in prospettiva, emerge un maggiore interesse in termini di export. Si tratta di un mercato potenziale molto vasto e non ancora debitamente presidiato, di grande interesse commerciale per le aziende italiane.

Per questo FederSalus, associazione nazionale produttori e distributori di prodotti salutistici, ha partecipato alla seconda edizione della manifestazione China International Import Expo (Ciie), svoltasi a Shanghai dal 5 al 10 novembre, presso il National Exhibition and Conference Center. Quest'anno l’Italia è stata ammessa fra i Paesi Ospiti d’onore della manifestazione, a seguito degli accordi intercorsi fra i due Governi in occasione della visita di Stato in Italia del Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping.

L’obiettivo dell’incontro, per Federsalus, è stato presentare l’eccellenza della filiera degli integratori alimentari Made in Italy agli operatori cinesi, facilitando i contatti e il flusso di informazioni tra le realtà imprenditoriali dei due Paesi e puntando a superare le cosiddette barriere “non tariffarie” che oggi limitano la commercializzazione in Cina di integratori provenienti da altri Stati. L’esportazione dei prodotti alimentari in Cina è infatti regolata da un sistema eterogeneo di norme, nazionali e locali, e da stringenti controlli richiesti dal governo cinese che frenano le transazioni.

Nel corso della manifestazione Marco Fiorani, presidente Federsalus, ha preso parte a diversi tavoli di lavoro con il Console generale d'Italia a Shanghai, le associazioni imprenditoriali cinesi del settore e le autorità preposte alla registrazione e regolamentazione degli integratori alimentari in Cina, per presentare l’eccellenza della filiera italiana.

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