MARK UP tecniche di management
Interessi e richieste

L'appuntamento odierno, il settimo della serie che il sito di MARK UP dedica al potenziamento delle capacità di management in termini di negoziazione, spiega come presentare una serie di proposte. Con il contributo di Bridge Partners *

Quale differenza passa tra gli interessi e le richieste?
Ho fame e chiedo un panino: l'interesse è la fame, il panino è la richiesta con cui penso di poterla quietare. Sono preoccupato dall'inquinamento e vorrei che venisse chiuso al traffico il centro città: il mio interesse è un ambiente pulito, la mia richiesta è il divieto di circolazione delle auto. Gli interessi sono ciò per cui desideriamo qualcosa, le motivazioni e i bisogni sottesi alla negoziazione; le richieste sono invece gli elementi quantificabili e negoziabili per tutelare e soddisfare tali interessi. Spesso i negoziatori non distinguono chiaramente tra i due concetti a livello pratico e spendono tutte le loro risorse per negare agli altri ciò che viene loro chiesto. Lo sforzo maggiore dovrebbe invece andare nella direzione di comprendere i veri bisogni sottesi alle richieste e soddisfarli al minor costo. Soltanto questo sforzo può generare opportunità per trovare accordi soddisfacenti e costruire relazioni.

Hai due proposte da presentare ai tuoi interlocutori

A) Ne avanzi una e poi vedi, in base alla risposta che ricevi, se farne una seconda.

B) Proponi alternativamente e al contempo le due soluzioni.

C) Per evitare confusione, lasci che sia il tuo interlocutore a fare nuove proposte.

Questo approccio esplorativo rischia di essere dispersivo. Dimostrare flessibilità ed apertura è una delle skill dei negoziatori capaci. Immedesimandoci nella posizione di chi riceve proposte alternative, è facile capirne i benefici: apre scenari, dimostra duttilità e amplia le prospettive. Quindi una buona tecnica di negoziazione è quella di mettere tutte le soluzioni sul tavolo, nel caso in queste siano molteplici. Se nessuna dovesse convenire al tuo interlocutore, potresti sempre chiedere quale tra tutte le opzioni proposte sia preferibile, e da lì partire per trovare la soluzione in grado di soddisfare a pieno i suoi bisogni.

Questa è la migliore della modalità, perché apre subito uno scenario più ampio, manifesta flessibilità e sviluppa empatia. Un'unica proposta potrebbe talvolta essere percepita come un “out out”. Inoltre, così facendo si guadagna tempo e si prevengono situazioni di stallo nelle trattative.

Questo è l'atteggiamento più sconsigliabile in assoluto: la proposta è uno degli strumenti di controllo di un buon negoziatore. Passare la palla è un po' come concedere il lancio del pallino al gioco delle bocce. L'importante è avere sempre la capacità di esprimere proposte chiare e strutturate in modo comprensibile per gli interlocutori, per esempio mutuando il più possibile il loro linguaggio. Ti hanno chiesto di quotare al chilo: magari preferiresti parlare di quintali, ma per agevolare la ricezione del messaggio parlerai in chili. Questo, come altre tecniche, riduce il divario tra te e i tuoi interlocutori.


www.bridgepartners.it
* Bridge Partners, società italiana specializzata

nello sviluppo della capacità negoziale manageriale, ha portato in

Italia training formativi, unici per contenuti e struttura, rivolti al

medio e top management, a professionisti ed esponenti di organismi

governativi e istituzionali. Bridge Partners, con sedi a Torino e a

Milano è costituita da un team eterogeneo, con esperienze professionali

e competenze specifiche nel campo della negoziazione. Anche attraverso

partnership con le più affermate società internazionali di consulting e

training del settore, di cui è diventato in alcuni casi il referente

nel nostro Paese, Bridge Partners fornisce “drivers” delle più

consolidate ed attuali “global best practices” nel campo strategico

della negoziazione, candidandosi come primo operatore specializzato in

quest'area strategica del comportamento manageriale.


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