L’eredità di Michele Ferrero: una big company è possibile anche in Italia

“Siamo fieri di te. Grazie Michele”, così una delle più grandi multinazionali dolciarie al mondo saluta l’imprenditore che l’ha portata al successo dal 1946, fermando il suo sito su quest’unica pagina di accorata stima e affetto. Michele Ferrero è morto il 14 febbraio dopo mesi di malattia, all’età di 89 anni, tutti dedicati con passione all’omonima azienda di Alba, la cui cattedrale ospiterà il funerale mercoledì alle ore 11.
Figlio del fondatore del gruppo Pietro Ferrero, l’imprenditore di Dogliani è sempre stato un uomo che si è tenuto preferibilmente lontano da riflettori e telecamere, lavorando con dedizione sui suoi prodotti e determinandone il trionfo grazie a una costante ricerca dell’innovazione. Dall’importanza storica il suo intervento sulla Supercrema, una ricetta del padre, trasformata poi nella celeberrima ed unica Nutella, un brand dal richiamo planetario.
Identificato da Forbes come l’uomo più ricco di Italia, Michele Ferrero è ricordato anche per il senso di responsabilità verso i suoi dipendenti, associato all’amore per cultura ed arte, che già nel 1983 l’aveva portato a creare la Fondazione Ferrero.
Oggi, a livello globale, Ferrero è la quarta azienda al mondo con 10,7 mld di dollari nel dolciario, non molto distante dalle prime.

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