Generazione Z in arrivo: ecco come sarà il nuovo target giovane

Nati nell’era digital-mobile tra il 1995 e il 2010, sono completamente immersi nei social media ma con una visione imprenditoriale della vita. Ecco come parlare con loro.

Gli ultimi saranno i primi, un giorno, anche per il marketing. Per questo dopo vari approfondimenti sui Millennials, che si apprestano col tempo a cedere lo scettro della giovinezza, aumentando parallelamente il loro potere d’acquisto, è importante iniziare a scoprire chi sono gli appartenenti al target young della Generazione Z. I più vecchi di loro stanno infatti entrando proprio ora a far parte del mondo del lavoro, diventando conseguentemente un’audience di maggior interesse per capacità di spesa.

Sia che la vogliate chiamare così, sia che preferiate altri sinonimi in voga come iGeneration, Centennials o kids, si tratta dei nati tra gli anni 1995 e 2010, ovvero dei primi venuti al mondo in epoca digitale e mobile. I giovani della GenZ, a differenza dei successori della GenY, sono completamente immersi nei social media, lottano per la loro indipendenza e hanno una visione imprenditoriale della vita.

Report e ricerche internazionali su kids ne confermano tratti comuni a livello globale, complice proprio quella tecnologia che consente di condividere gli stessi contenuti, dando vita a un’identità trasversale a tutti i Paesi. Ecco allora alcuni fondamentali caratteristiche da considerare per comunicare con la Generazione Z.

fashion online instagram mobile social#Aspettativa tecnologica. Proprio perché, come conferma lo studio di PowerReviews, si tratta delle prime persone nate con il mobile, bisogna fare i conti col fatto che la tecnologia per i giovanissimi non è qualcosa di nuovo ed esaltante, ma di scontato e obbligatorio. Si tratta di fruitori quotidiani di YouTube, creatori spesso a loro volta di contenuti, che per essere coinvolti richiedono ai brand una performance digitale qualitativa e interattiva. La loro capacità di attenzione media è di 8 secondi. Questo il tempo che avete per convincerli.

#Giocatori appassionati. Sempre sul fronte online, naturalmente, al quale dedicano gran parte della loro attenzione. Entrare all’interno del gioco è allora spesso una strategia vincente per fare in modo che il messaggio giunga a destinazione. Un buon esempio al riguardo è il marchio Philps, che ha scelto di promuovere lo spazzolino da denti Sonicare in modalità originale e partecipativa attraverso il gioco The Sims.

smartphone_mobile_millennials_giovani#Naturalmente infedeli. Si muovono in fretta e a loro agio tra canali, piattaforme e marchi, complice ancora una volta la forma mentis favorita dal digitale, che li rende poco fedeli a un marchio per partito preso e più facili alla noia. Per intercettali bisogna stare al passo, anche in rete, dove bisogna certamente esserci, ma nei posti giusti. Un social come Facebook, ad esempio, ha già registrato un calo significativo degli under 18, in migrazione verso Instagram, WhatsApp, Snapchat, Secret e Whisper.

generazione Z successo#Felicità pratica. Ovvero, con un’idea di successo intimamente legata a pochi elementi chiari e semplici, non tanto con ottica utilitaristica quanto concreta. Associano infatti quest’ultimo all’essere felici con ciò che sono (69%), a guadagnare un salario elevato (75%), all’essere in buoni condizioni fisiche e di salute (69%). La componente di autorealizzazione è forte, ma non in senso strettamente professionale.

Gen Z self starters#Proattivi e intraprendenti. In linea con il punto precedente, gran parte di loro vuole costruirsi una professione completamente nuova e innovativa (42%), dare vita a un proprio business (31%) o trasformare le proprie passioni in un lavoro a tempo pieno (37%). Parliamo di una generazione che si mostra impaziente e poco disposta al compromesso, ma anche capace di scommettere su di sé.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome