Halldis: così un’azienda italiana sbarca in Cina

La società italiana attiva negli affitti temporanei lancia il China Project per portare il proprio marchio in territorio asiatico

Imprese italiane che puntano a crescere sul promettente mercato cinese, attraverso il canale online e non solo. L'ultima ad annunciare un passo in questa direzione è Halldis, società attiva negli affitti temporanei con oltre 1.600 proprietà gestite in 25 località europee.

Halldis ha lanciato il progetto China Project allo scopo di diffondere il proprio marchio in Cina e generare prenotazioni dirette dall'apposito sito www.halldis.cn. Per farlo utilizzerà un doppio binario. Il primo, di marketing indiretto, prevede la collaborazione con alcuni portali di distribuzione cinesi come Ctrip, Zhubaijia o Tujia, con cui Halldis ha  firmato degli accordi per la commercializzazione del proprio portfolio.

Il secondo binario, di marketing diretto, contempla una strategia imperniata sul sito www.halldis.cn in lingua cinese e con un meccanismo di social marketing digitale per generare traffico. Sviluppato da Halldis con un partner di Pechino, il sito favorisce una customer experience agevole, con il cliente che può utilizzare metodi di pagamento cinesi come Alipay, Wechatpay o Unionpay.

La strategia di social media marketing agisce infine su diverse piattaforme come Wechat, Weibo, Mafengwo e Qyer e si avvale della collaborazione con dei key opinion leader (KOL): blogger, vlogger e influencer cinesi.

Da notare che per realizzare il China Project la società ha studiato anche i comportamenti sociali dei cinesi e approfondito il cosiddetto "guanxi", un concetto che si rifà al pensiero di Confucio e che indica un sistema di relazioni molto profonde, una trama di rapporti sociali ed economici.

 

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