La rivoluzione dell’e-commerce passa per il made in Italy

Nel mondo le ricerche online che hanno a che fare con il made in Italy crescono al ritmo del 18% all’anno e l’utente medio nel 27% dei casi spende in nazioni straniere, alimentando quindi un business ormai crossborder. Questo uno dei dati emersi dall’E-Commerce People Summit, un evento tenutosi per celebrare il quinto compleanno dell’azienda Filoblu, che ha visto coinvolti relatori per Google, Facebook, Microsoft e PayPal Italia.
L’incontro ha tuttavia anche portato alla luce che, nonostante il canale di vendita online rappresenti attualmente un vero e proprio boom, in Italia solo il 4% delle aziende vende in rete, contro il 15% della media europea, e che siamo all’ultimo posto per quanto riguarda i pagamenti elettronici, considerato che l’83% avviene ancora in contanti. Si tratta dunque di occasioni di crescita per l’export italiano al momento solo potenziali e poco sfruttate.
Dalla semplificazione del processo di acquisto a una comunicazione profilata one to one: “Le aziende devono prepararsi a rispondere a queste esigenze per non perdere una grande opportunità, anche rispetto alla competizione che può arrivare da oltre confine. Affrontare questa sfida significa riorganizzare la propria azienda con l’obiettivo di integrare perfettamente i propri servizi”, ha sottolineato Christina Lundari, Country Manager della divisione Advertising & Online di Microsoft Italia.

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