Sui social l’influencer è il miglior amico di un brand, dati alla mano

Secondo un'indagine Twitter gli utenti si fidano dei popolari della rete quasi come di un amico e grazie a loro aumentano la propensione all'acquisto. Le nuove figure del marketing.

Sono nati in rete e sono stati resi grandi dai social, dove una community di appassionati li segue, talora li venera, fidandosi di loro quasi come di un vero amico. Gli influencer sono i nuovi interpreti di una contemporaneità fatta di relazioni digitali, ma anche di formule di marketing inedite che cercano maggiore efficacia.

A confermare la rilevanza di questi gatekeeper della comunicazione è lo studio di Twitter e Annalect, che rileva come il 49% degli utenti reputi affidabili i loro consigli e sia propenso a seguire le loro raccomandazioni. In riferimento agli amici, la percentuale sale appena di 7 punti (56%).

Non solo. L’intenzione d’acquisto di un consumatore esposto a un tweet brandizzato raddoppia se a quest’ultimo viene associato un influencer e il 40% degli intervistati ha dichiarato di aver comprato un prodotto online dopo aver visto uno di loro che lo utilizzava su Instagram, Twitter, Vine o YouTube.

greta menchi
La seguitissima Greta Menchi, idolo in particolare delle teenager italiane

La crescita di queste figure popolari è costante e non più squisitamente legata alle canoniche tematiche tutorial della cucina, del beauty e della moda (merita una menzione in proposito l’eccezionale storia di Chiara Ferragni). Vi sono celebrities che trovano nuove cifre espressive e persone comuni che guadagnano influenza semplicemente per la loro capacità di coinvolgimento ironico nel commentare fatti di cronaca o trasmissioni televisive.

Quello che è certo è che le stesse piattaforme social da un lato e i brand dall’altro stanno imparando a trarre sempre maggiore giovamento dalle potenzialità di questi nuovi testimonial di prossimità (si pensi all'alleanza offerta loro da Twitter per la pubblicità) . La sfida, in futuro, sarà quindi molto probabilmente quella di non scadere in una mancanza di autenticità di linguaggio, con rischio di disaffezione dell’audience.

La spontaneità, o apparente tale, resta la chiave vincente. Un caso emblematico in tal senso è quello di Babyliss con Belen. Il brand, in modo del tutto casuale e non programmato, ha registrato un boom di richieste per la piastra utilizzata dalla showgirl dopo che quest’ultima aveva postato una sua foto con i capelli a effetto “beach vawes”.

 

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