L’economia del “confinamento” ha indotto a meditare a lungo su come gestire al meglio la fase di convivenza con il Coronavirus, che si è appena inaugurata. Quello che è chiaro è che, accanto al successo della cosiddetta “Shut-in Economy”, bisogna adottare un mix di strategie per trasformare i modi di vivere lavoro e socialità, in base ai quali l’aumento della domanda di sorveglianza sarà proporzionale all'aumentare del rischio e del bilancio delle vittime. A questo proposito, Gordon Lichfield, direttore di Technology Review, magazine del MIT (Massachusetts Institute of Technology), nel suo articolo “We’re not going back to normal”, sottolinea come la velocità con cui sono cambiate le vite delle persone a causa della pandemia non sarà la stessa che permetterà il ritorno ad abitudini e stili di vita simili a quelli pre Covid-19, se non altro nell’arco temporale di sperimentazione di un vaccino (si stima circa 18 mesi).
Focalizzando l’attenzione sul Retail, l’adattamento al “New normal” parte da una serie di disposizioni normative da rispettare, a cui la tecnologia può venire incontro ottimizzandone i processi. Un tale output si ritrova nelle soluzioni – denominate Safe Shopping Experience – proposte da Tailoradio, azienda milanese attiva nell’ambito di progetti di progetti personalizzati di Retail Experience, che partono da “in store Radio” e “WebRadio” fino al Digital Signage ed oltre. In questa contingenza, l’azienda ha proposto soluzioni dedicate, modulari ed immediatamente implementabili, lanciando sul mercato strumenti che risolvono l’emergenza di oggi e pensano alle potenzialità di domani.
Si tratta, anzitutto, di agevolare l’accesso ai punti vendita attraverso la soluzione Occupancy & Traffic: si gestiscono gli ingressi dei clienti in base al tasso di occupazione rilevato in negozio, mostrando su uno schermo quando è il momento di entrare. I dati possono essere monitorati in real time dallo store manager, supportato da alert che segnalano il superamento delle soglie impostate, oltre a controllare fisicamente gli accessi, bloccando le porte automatiche o cancelletti al superamento delle soglie fissate.
A ciò si affianca il “Crowd Deep”, ovvero un monitoraggio di occupazione e distanziamento, con un plugin basato su reti neurali che rileva in real time il numero di persone presenti in negozio e misura le distanze interpersonali.
Particolarmente utile risulta, poi, la gestione integrata delle code fisiche e virtuali, sia tramite sistemi tradizionali con stampa del ticket fisico che paperless con prenotazione da remoto.
Parallelamente a queste azioni, sarà possibile effettuare il controllo della temperatura corporea degli utenti senza contatto e presidio di un operatore, ma tramite accurati sensori IR e di riconoscimento facciale, volti a verificare anche la presenza della mascherina (e sempre integrabili da alert, monitor di servizio o controllo accessi).
Vi è la possibilità, inoltre, di installare totem per igienizzazione e comunicazione dinamica con dispenser da 5 litri per l’erogazione automatica di liquido igienizzante per le mani integrato con uno schermo da 21,5 pollici per l’informazione e la sicurezza dei clienti.
L’elemento distintivo è la spendibilità di strumenti avanzati e tecnologici in chiave post-emergenza Covid-19: anche esaurito il compito di controllo attuale, le dotazioni proiettano il Retail in un nuovo standard di accuratezza nella rilevazione In Store e Business Analysis, utilizzando gli strumenti come tool di misurazione dei flussi, ed anche riutilizzando i monitor come Digital Signage.
"Per i Retailer oggi è indispensabile trovare strumenti facilmente implementabili per gestire le nuove modalità di accesso e permanenza nei negozi, garantendo allo stesso tempo sicurezza e risparmi sui costi operativi nella gestione del rispetto delle normative”, ha dichiarato Massimo Petrella, CEO Tailoradio.
Ottimizzare i costi tra il presente e il futuro risulta di particolare importanza per tantissime realtà del Retail. Per molte aziende, infatti, è in atto un’erosione del patrimonio netto per oltre 1/3, e/o patrimonio netto negativo, rendendo necessaria la ricapitalizzazione delle aziende. Sono in corso, a tal proposito, diverse proposte presentate ai vertici delle istituzioni per aiutare pragmaticamente l’ecosistema imprenditoriale. Tra queste, una molto significativa arriva dall’Università di Padova. Si tratta di modificare le norme contabili per consentire alle imprese di considerare come investimenti i “costi insopprimibili e non ricorrenti” dovuti alla crisi da Covid-19 e sostenuti per assicurare continuità all’attività economica, considerando questa tipologia di costi straordinari come “immobilizzazioni immateriali” da ammortizzare in più anni con beneficio dell’equilibrio economico e del livello del capitale proprio delle imprese. In sostanza si tratta di una diversa formulazione dei criteri contabili in modo da gestire l’emergenza confidando nel lungo periodo, alla quale bisognerebbe affiancare un aiuto tecnologico per facilitare e semplificare la gestione fattuale della convivenza con il virus.