Narrare il brand in modo più complesso e multipiattaforma con forti impatti sulla riconoscibilità e sul rafforzamento di marca (da Mark Up 293 - ottobre 2020)

Da love brand a grateful brand, da advertising a entertainment, da product placement a branded content. L’evoluzione in corso nella comunicazione di marca vede il brand che ingaggia, crea connessioni, emoziona, condivide cause e stati d’animo dei suoi consumatori prediligendo una strategia che supera lo storytelling per guardare con rinnovato interesse a forme di narrazione sempre più complesse e multipiattaforma. Parlare di branded entertainment significa, oggi, ragionare in modo innovativo e sfaccettato sul purpose aziendale con impatti importanti sulla riconoscibilità e sul rafforzamento del brand. Si tratta di un mercato in forte crescita che dal 2014 al 2018 ha registrato un aumento degli investimenti pari al 161% apportando al mercato pubblicitario una quota aggiuntiva di investimento pari al 6%. I dati della ricerca realizzata dall’Osservatorio Branded Entertainment, presentati in occasione dell’Obe Summit 2020 e dell’evento The Reason Wow: i nuovi brand tra impegno sociale e capacità di emozionare, riportano uno scenario altamente positivo che fa del brand entertainment una delle leve di comunicazione con un tasso di crescita tra i più elevati del mercato. L’indagine Il mercato del Branded Content & Entertainment in Italia 2020 indica un valore del branded entertainment, a fine 2019, di 549 milioni di euro e un aumento del 24% rispetto al 2018. Sempre dati Obe alla mano, il 74% delle aziende intervistate sceglie il branded entertainment per obiettivi di upper funnel, a seguire per comunicare identità e valori di marca e, infine, per notorietà con 9 inserzionisti su 10 che ritengono di aver raggiunto gli obiettivi di marketing prefissati.

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