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Dietro Messico e Canada ma davanti alla Francia, scalzata dal terzo gradino del podio: l’export di food & wine made in Italy cresce verso gli Usa

La storica azienda cremonese celebra 210 anni dalla fondazione 
consolidando la propria presenza sul mercato Usa: l'apertura di Zucchi 1810 a New York è solo l'inizio di una più ampia e articolata strategia di sviluppo

Sono tangibili i risultati dell’attività di promozione "di sistema" che vede impegnata Ita Agenzia-Ice dal 2015 : olio d'oliva, pasta, formaggi, acque minerali, vino e aceto balsamico sono i settori produttivi in cui l'Italia ad oggi conferma la sua leadership mondiale come fornitore per gli Stati Uniti

“In un anno di grande crescita della domanda di vino nel mondo, gli Stati Uniti sono diventati la cartina tornasole della nostra ridotta competitività sui mercati globali, frutto di azioni di marketing e promozione deboli e mai sinergiche”. (Silvana Ballotta, Ceo Business Strategies)

Gli opinionisti di mark Up: Lorenzo Zurino (da Mark Up n. 258)

Forte delle recenti e delle prossime acquisizioni l’obiettivo è di raddoppiare il fatturato, implementando innovazione dei prodotti puntando a crescere soprattutto nel bio. Nel mirino anche un gruppo alimentare diversificato negli Usa

Perché puntare sull'America? “Per le dimensioni del business, le opportunità di crescita, la stabilità del mercato, tutti aspetti che assicurano continuità ad investitori ed esportatori”

Esportare agroalimentare negli Usa? Seconda puntata con le opinioni di chi ci è riuscito. Lavazza, Libretti, Amaro Lucano, Roncadin e Puglia Sapori dopo D&D, Gruppo Rana, Di Martino, Granarolo e Inalpi (da Mark Up 248)

L’80% dell’export italiano è rappresentato da marchi industriali di prestigio e da prodotti a denominazione protetta (Dop, Igp ecc). Un’esperienza da valorizzare: la parola ai produttori. (da Mark Up 248)

I consigli di Boston Consulting Group alle aziende italiane dell’agroalimentare per approdare negli States (da Mark Up 248)

L’aumento del 18,3% dell’export 2015 è stato trainato dalle destinazioni extra-Ue anche grazie alle attività realizzate con fondi di promozione Ocm vino con un investimento complessivo di 4,5mln di euro. Usa, Cina, Canada, Giappone e Russia i principali Paesi-obiettivo della campagna promozionale.

Secondo dati Assica crescono le vendite oltreconfine sulle ali di una ricerca di tipicità da parte del pubblico internazionale e di modifiche nelle leggi Usa sul food safety. Top seller sono i crudi stagionati