Assofranchising chiede al Governo snellimento burocratico e più liquidità

Per il rilancio del settore, Assofranchising auspica una fiscalità agevolata per franchisor e franchisee che investono nelle start up e nella crescita delle reti

"Assofranchising, con il supporto di Confcommercio, chiede con fermezza al Governo misure di sostegno, ritagliate ad hoc per uno dei sistemi distributivi più solidi in Italia per garantire la ripartenza e la crescita. Il franchising è una leva importante per l’economia del Paese, crea nuova imprenditorialità, nuovi posti di lavoro e alimenta il commercio tradizionale in una modalità moderna". Lo ricorda Italo Bussoli, Presidente di Assofranchising, associazione cui fanno riferimento i marchi italiani e stranieri dell’intero sistema franchising, forte di oltre 200.000 addetti che contribuiscono a generare 25 miliardi di fatturato, pari a circa l’1,3% del Pil italiano; un sistema -precisa Assofranchising- che negli ultimi 10 anni è cresciuto annualmente in valore circa il 2%, creando 10.000 nuovi posti di lavoro ogni anno.

"La fase 2 potrà portarci solo miglioramenti, visto che la prima ha previsto la chiusura pressoché totale; ma dopo le prime misure messe in campo chiediamo che la liquidità sia veloce, immediata e senza burocrazia. Le misure varate dal Governo sono molto interessanti, ma è importante la velocità e snellire al massimo i meccanismi perché la burocrazia  potrebbe vanificare il tutto. Il Consiglio Direttivo di Assofranchising, riunito in modalità on line – prosegue Bussoli - sta lavorando, giorno dopo giorno, per mettere a punto, misure straordinarie, in grado di garantire il più possibile i piani di crescita delineati da molti soci a fine 2019. Questi piani avrebbero aumentato l’occupazione di almeno altre 10/15.000 unità nel 2020. I nostri franchisor cercheranno di portarle avanti in autonomia queste misure ma, alla luce di quanto accaduto, serviranno ora anche interventi decisi da parte del Governo. Bene gli interventi tattici di cui si sta discutendo, ma serviranno anche interventi strategici di lungo periodo".

"Come principale rappresentante del franchising in Italia -aggiunge Bussoli- Assofranchising è certa che il sistema franchising nel suo insieme debba e possa essere un pilastro per il rilancio del paese appena superata la fase più acuta della crisi, anche in considerazione del fatto che il franchising rappresenta un'opportunità di autoimpiego per chiunque (giovani e meno giovani) voglia costruire la propria avventura imprenditoriale con il supporto di un’azienda strutturata come sono i nostri soci".

Sempre secondo Assofranchising, per garantire crescita nel lungo periodo (non meno di 3/5 anni) sarà necessario:

  • Costruire un piano straordinario per finanziare la crescita delle reti, ovvero lo startup di nuovi affiliati, piano sostenuto dalle banche ma anche da nuovi strumenti e fondi.
  • Strutturare una fiscalità agevolata per franchisor e franchisee che investono nello start up e nella crescita delle reti creando quindi occupazione e volano economico
  • Sostenere economicamente/finanziariamente lo sviluppo diffuso del retail 4.0, attraverso fiscalità agevolata e fondi/bandi.

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