Bilanciare privacy e profitto nel digitale: il caso pay or consent

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Il modello "pay or consent" è una pratica commerciale che si incontra soprattutto nel contesto dei servizi online e dell'industria dei contenuti digitali. Questo modello offre agli utenti una scelta tra pagare per un servizio o un prodotto (spesso attraverso un abbonamento o un pagamento una tantum) e concedere il consenso all'uso a fini pubblicitari o di altro tipo dei loro dati personali (e relativi metadati).

Un sito di eCommerce, così come un social media e tanti altri tipi d’intrattenimento, sono di fatto equiparati ad un distributore di contenuti come Netflix e il pay or consent va compreso anche nelle prospettive che comporta.

Il ruolo del manager

Il manager aziendale che si occupa di questo settore del business deve prestare attenzione alla definizione di consenso, alla natura del mercato (consenso, contratto o legittimo interesse), e ai requisiti per poter definire la cessione del trattamento come contratto. I tre principali requisiti sono la fungibilità, il prezzo e l'applicabilità.

Questa pratica solleva questioni etiche e di privacy, poiché mette gli utenti di fronte a una scelta che potrebbe non essere equa per tutti, in particolare per chi non può o non vuole pagare. La regolamentazione del modello "pay or consent" varia a seconda delle leggi sulla privacy e sulla protezione dei dati personali in vigore nei diversi Paesi o regioni, come il Gdpr nell'Unione Europea, che impone requisiti rigorosi in termini di consenso informato e trasparente.

Il modello è stato accettato sia in Unione Europea, sia in Italia. È considerato un modello legittimo, ma in genere con requisiti richiesti da autorità competenti. Esistono due livelli di applicazione del modello: alto o basso. Il livello alto è per aziende di grandi dimensioni, come la pubblica amministrazione o i monopolisti; il livello basso è pensato per aziende di dimensioni normali.

La normativa è molto ricca

Esistono numerose normative che regolano il modello pay or consent, tra cui il Gdpr, la direttiva CE 770/2019 e 2019/21, le Carte (dalla Costituzione italiana ai Diritti fondamentali UE) e i pronunciamenti della Corte di giustizia europea. Va considerato che esistono più modelli di business digitali, ciascuno con la sua interpretazione a seconda delle numerose norme che bisogna conoscere per portare avanti l’attività senza intoppi.

L’argomento viene trattato in Ammissibilità del modello pay or consent: tra rivoluzione economica digitale e modernizzazione della protezione dei dati, un documento dell’Istituto italiano per la Privacy e ne parleremo più estesamente sul numero di maggio 2024 di Mark Up.

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