Climate Tech: Meta e LVenture Group lanciano la call per startup “GREENƎR”

© Meta, LVenture Group (https://www.greenercall.com/)
Candidature aperte fino al 23 gennaio 2023 rivolte a tutte le startup con soluzioni tecnologiche che rispondano a “Reduce”, “Reuse” e "Recycle"

L’ideazione e implementazione di modelli di business sostenibili nella pratica è un’urgenza sempre più evidente, che si accompagna alla presenza di un ecosistema e infrastruttura tecnologica che ne permetta le funzionalità ottimali. Questa consapevolezza supportata anche dallo stato dell’arte sul tema delle imprese, PMI in primis, ha spinto Meta e LVenture Group, in partnership con Legambiente e Giovani Imprenditori Confcommercio, a lanciare “GREENƎR”, una call per startup che ha l’obiettivo di selezionare imprese innovative in grado di supportare la crescita sostenibile di aziende e PMI. L’iniziativa è rivolta a startup che hanno sviluppato soluzioni capaci di aiutare concretamente le aziende ad adottare modelli di business improntati all’abbattimento delle emissioni di carbonio e al raggiungimento della sostenibilità, con un particolare occhio di riguardo ai seguenti ambiti di applicazione: Retail & GDO, Food, Pharma, Fashion &Luxury e Mobility & Logistics. A tal proposito, sono state individuate tre challenge sui cui focalizzare gli sforzi:

  • Reduce”, ridurre le inefficienze delle imprese abilitando il risparmio energetico
  • Reuse”, favorire l’economia circolare, soluzioni dedicate in particolare al settore Fashion
  • Recycle”, implementare la soluzione delle problematiche connesse allo smaltimento dei rifiuti.

Le startup interessate a partecipare potranno presentare la propria candidatura direttamente online al sito internet www.greenercall.com, fino al 23 gennaio 2023. Le cinque soluzioni più innovative, che rispondano ad esigenze concrete delle imprese, parteciperanno ad un evento finale di selezione che porterà alla premiazione di tre vincitori con un contributo in denaro - finalizzato al processo di integrazione tra startup e aziende -e crediti pubblicitari.

Tra i requisiti di partecipazione alla call, è richiesto che le startup:

  1. abbiano ricevuto almeno un investimento di tipo seed da parte di almeno un investitore professionale;
  2. possano dimostrare una prima traction sul mercato nella validazione per prodotto o servizio innovativo;
  3. abbiano già collaborato con aziende e PMI italiane.

Verranno considerate positivamente anche le innovazioni che risolvono problematiche relative al: packaging; riciclo degli scarti e smaltimento consapevole; all’efficientamento dei processi produttivi in termini di sostenibilità e consumo energetico; alle modalità di spostamento delle merci e delle persone per ridurne l’impatto ambientale.

Dietro “GREENƎR” vi è l’esigenza di investire in percorsi di transizione ecologica verso un’economia “Net Zero”  attuabili nella realtà e rispondenti alle aspettative del tessuto economico e produttivo a livello globale. Secondo i dati del “State of Climate Tech” 2021 di PwC, si stima che, per evitare l’incremento di oltre 1,5° C della temperatura, oggi il processo di decarbonizzazione debba procedere con un tasso di crescita del 12,9%, otto volte superiore a quanto registrato annualmente a partire dal 2020. È chiaro che in un tale contesto, le startup svolgono un ruolo centrale come abilitatori del cambiamento. Soprattutto se affiancate ad aziende – PMI in particolare – non in grado di intervenire nell’immediato sulla situazione. Di fatti, sebbene l'impatto di una singola azienda possa sembrare modesto, l'effetto combinato di tutta una categoria è considerevole: per esempio, le PMI che rappresentano il 90% delle imprese a livello mondiale, così come riportato dallo SME Climate Hub (“Survey: Small Businesses Face Recurring Barriers to Carbon Reduction”) del 2022, possono svolgere un ruolo chiave nell’azione a favore del clima. Dal report Liberare il potenziale delle PMI nell’azione per il clima”, realizzato da Meta in collaborazione con Accenture, emerge infatti che la maggior parte delle PMI considera il cambiamento climatico un problema urgente e addirittura l'80% ritiene che la riduzione delle proprie emissioni sia una priorità. Tuttavia, come già rimarcato, spesso le piccole e medie imprese faticano a tradurre le proprie ambizioni climatiche in azioni significative, perché sono limitate da budget modesti, scarse conoscenze in ambito green e poco tempo a disposizione. Il già citato rapporto di Meta ha appunto rilevato che il 69% delle PMI ha bisogno di fondi, che il 63% si è mosso in ritardo per mancanza di competenze e conoscenze e il 40% per mancanza di tempo. Il 63% delle PMI è convinto anche che intraprendere azioni orientate alla sostenibilità consentirebbe di acquisire nuovi clienti ed evitare catastrofi legate al cambiamento climatico che hanno un impatto diretto sull'economia.

Per le imprese italiane la sfida della transizione ecologica rappresenta, quindi, un’opportunità per adottare un modello di  business green, e si sta già osservando una certa dose di vivacità nel perimetro del Climate Tech italiano che quest’iniziativa congiunta di Meta, LVenture Group e i loro partner, vogliono ulteriormente incentivare e stimolare.

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