Esselunga si posiziona come food company nella prima campagna istituzionale

Lo spot in onda dal 14 settembre su tutti i canali tv racconta l'identità d'insegna, anche in veste di produttrice diretta di eccellenze alimentari

Esselunga si concentra sul racconto d'insegna investendo nella sua prima campagna istituzionale a firma Armando Testa. Nello spot (sopra) in onda su tutti i canali tv dal 14 settembre il retailer si posiziona come food company, ovvero come produttore diretto e fidato per i propri clienti.

La narrazione parte dalle origini dell'azienda come "primo Supermercato d'Italia" passando per il lancio della spesa online già 18 anni fa e la scoperta di eccellenze alimentari “made in Esselunga”. La storia delle produzioni risale infatti ai primi anni Sessanta, quando per la prima volta sono state avviate le linee di pasta fresca e prodotti da forno (oggi l’attività si è ulteriormente ampliata nei centri di produzione in provincia di Milano, Novara e Parma e a molte altre referenze, compresa la recente linea di pasticceria Elisensa). Il tutto è raccontato senza rinunciare alla menzione dei valori più tipici di qualità, freschezza e convenienza.

A condurre il filo del racconto è la “S”, segno grafico distintivo del marchio, che appare ripetutamente in diverse scene. Il pay off che sintetizza il tutto è : “Più la conosci, più ti innamori”, mentre a fare da rassicurante sottofondo "vintage" italiano è la canzone “Che cosa c’è” di Gino Paoli.

“Prima di arrivare qui - sottolinea Sami Kahale, direttore generale - ho sempre pensato a Esselunga come a una catena leader e di riferimento della grande distribuzione italiana ma, una volta in azienda, ho scoperto con entusiasmo un grande patrimonio di eccellenze produttive che andava assolutamente valorizzato. Il nostro è un impegno quotidiano che vede al centro il cliente, le sue esigenze e la ricerca della massima qualità. La nuova campagna descrive proprio questo e, attraverso i gesti delle nostre persone e la qualità delle materie prime, svela una storia che solo Esselunga può raccontare”.

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