Huawei si prepara per l’era dell’All Intelligence

Huawei All Intelligence
Huawei ha delineato le strategie che intende seguire per contribuire a creare un mondo in cui tutto e tutti sono connessi attraverso una solida infrastruttura tecnologica al cui interno operano applicazioni intelligenti

Huawei è presente sul mercato da trent’anni e in tutto questo periodo di tempo ha dimostrato di essere sempre attenta ai cambiamenti. Ogni decennio ha portato nuove sfide e nuove opportunità e la società cinese ha sempre fatto il possibile per superare le prime e cogliere le seconde. In tal senso, Huawei ha compreso l'importanza della convergenza tra la tecnologia delle comunicazioni e l’informatica, che ha portato all'adozione su vasta scala del protocollo IP e alla connettività globale.

Si apre l'era dell’All Intelligence

Oggi, Huawei si prepara ad affrontare l'era dell'Ai, acronimo che l'azienda, al contrario di quanto si potrebbe pensare, non intende come Artificial Intelligence, ma come All Intelligence. “All Intelligence è un concetto chiave per Huawei –afferma Eduardo Perone, vice presidente business development di Huawei Europe in un evento in cui l’azienda ha riunito partner e clienti italiani–. Un concetto che si traduce come la connessione di persone, oggetti, industrie e organizzazioni attraverso un'infrastruttura solida. Un’infrastruttura su cui far girare applicazioni intelligenti capaci di migliorare e trasformare processi e organizzazioni, basandosi su decisioni informate ottenute tramite calcoli e dati”.

Huawei sta quindi facendo il suo ingresso in una nuova era dove c’è un mondo intelligente, completamente connesso, e ci sono applicazioni modellabili basate sul potenziale dei dati, che sono computabili con la massima potenza e velocità. E sottolinea il suo impegno attraverso importanti investimenti in ricerca e sviluppo. “Nel solo 2022, abbiamo investito 23,2 miliardi di dollari in R&D, cifra che corrisponde al 25,1% del nostro fatturato annuo totale”, ha sottolineato Perone. Questo sforzo ha portato a importanti progressi tecnologici in vari ambiti del settore dell’Ict, come il networking, l’archiviazione digitale e la connettività, per i quali Huawei intende rappresentare un punto di riferimento.

I cinque pilastri della trasformazione digitale

L'azienda promuove l'interazione con clienti, partner e istituzioni, incoraggiando la trasformazione digitale attraverso cinque pilastri: il primo è la già citata ricerca e sviluppo, gli altri sono la standardizzazione, la collaborazione con il canale, le competenze e le soluzioni personalizzate. “Non siamo interessati solo a sviluppare tecnologie di alto livello, ma intendiamo condividerle -ha precisato Perone-. Collaboriamo, infatti, con l'industria, le università e il mondo open source per dar vita a un ecosistema che possa creare valore per un futuro intelligente. Inoltre, investiamo in modo importante nella formazione di giovani talenti, contribuendo a creare una comunità di esperti nell'Ict”.

Huawei intende portare l’innovazione in settori chiave come la pubblica amministrazione, i trasporti, la sanità, la finanza, l'energia e le infrastrutture, con l'obiettivo di fornire soluzioni digitali che possano portare a miglioramenti sostenibili e aumentare i ricavi delle aziende. “Questa strategia -ha concluso Perone- mira anche a contrastare l'inflazione e a creare valore per l'intero ecosistema, spingendo clienti e organizzazioni ad adottare nuovi modelli di business più intelligenti e orientati al futuro”.

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