La casa del futuro? Sostenibile, tecnologica, cybersicura

Green, ad alta efficienza energetica, con un’area outdoor e con un grande living: ecco l'abitazione ideale secondo la ricerca BVA-Doxa-Groupama

La casa, per gli italiani, rappresenta un luogo polifunzionale dove condividere momenti felici con familiari e amici (per il 73%) e in cui trascorrere il proprio tempo libero (38%); ma è anche una 'garanzia per il futuro', ovvero un’eredità per i figli o un capitale utile in caso di necessità (per il 46%). Ad ogni modo, è un investimento sicuro (35%).
Il crescente legame degli italiani al mattone è confermato anche dai numeri: oggi il 79% degli intervistati dichiara di possedere una casa di proprietà, e un ulteriore 15% prevede di acquistarla in futuro. L’età media di chi ha già comprato una casa è di circa 33 anni e, a sorpresa, gli under 30, ben il 38% ne possiede una.

È questa la fotografia scattata dalla ricerca BVA-Doxa, condotta per la III edizione dell’Osservatorio “Change Lab, Italia 2030” realizzato da Groupama Assicurazioni (prima filiale del Gruppo francese Groupama e tra i più importanti player del settore assicurativo in Italia), che ha l’obiettivo di indagare i principali trend che entro il 2030 cambieranno le abitudini di vita degli italiani. La survey 2023 ha analizzato il rapporto che lega gli italiani alla propria casa e come questo evolverà nei prossimi 10 anni.

Più della metà degli italiani (55%) trascorre tra le 4 e le 6 ore al giorno in casa e sceglie la propria dimora come luogo privilegiato per condividere il tempo con gli affetti e dedicarsi ai propri hobby. Solo il 9% non vi resta per più di 3 ore al giorno (percentuale che sale al 13% fra i giovani); mentre il 36% la vive per più di 6 ore.
Per oltre 1 italiano su 2 (53%), il salotto/soggiorno è considerato il cuore pulsante della casa, lo spazio dedicato allo svago e alla socialità. Seguono: la cucina (37%) e la camera da letto (31%).
E se potessero avere una stanza in più, gli italiani come la userebbero? 4 su 10 (39%) la destinerebbero ai propri hobby, confermando la tendenza a voler trascorrere anche il tempo libero tra le mura domestiche; il 26% in particolare la userebbe per fare sport; per 3 su 10 (28%) invece sarebbe bello avere una camera in più per ospitare amici e parenti.

Come sarà la 'casa del futuro'? Quasi la metà degli intervistati (44%) la immagina con un ampio spazio esterno (giardino, terrazza); ma anche indipendente (27%) e con un'ampia zona living (26%) e una cucina di notevoli dimensioni (20%), a conferma del grande valore che gli italiani oggi attribuiscono alla socialità da vivere tra le mura domestiche.
D qui a 10 anni la casa, per 6 su 10, dovrà essere ad alta efficienza energetica. In questo senso, già oggi i nostri connazionali si dichiarano propensi ad attuare numerosi interventi per rendere le proprie abitazioni più green, attraverso: lavori di isolamento termico e acustico (56%), il ricorso a fonti rinnovabili per riscaldamento e illuminazione (56%), o anche l’adozione di dispositivi di domotica ed elettrodomestici a basso consumo (35%). I più giovani (18-34 anni) sognano uno spazio verde per fare l’orto (39%) e più di 1 italiano su 10 (13%) sarebbe propenso ad ammobiliare la propria abitazione con arredi ecosostenibili o desidererebbe disporre di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici sul piano strada (14%).
Nella casa del futuro, per quasi 4 italiani su 10 (35%) sparirà la vasca da bagno, per contenere i consumi idrici; percentuale che sale al 42% tra i più giovani. Per il 13% degli intervistati, inoltre, a scomparire nei prossimo decennio potrebbe essere anche la libreria, poichè si potrà leggere con sempre più supporti digitali.
Si evidenziano inoltre trend interessanti legati al fenomeno crescente della sharing economy: anche se in minima percentuale (8%), gli italiani immaginano un futuro in cui la casa non avrà più un garage, perché ci saranno meno auto di proprietà; così come un 6% ritiene di non aver bisogno di una cucina, perché mangerà sempre fuori casa, favorendo la crescita di ristoranti e dehor.

In futuro, gli italiani potrebbero scegliere di cambiare il contesto in cui vivere. Se da una parte il 33% preferirebbe rimanere in un contesto urbano, cresce la percentuale di chi vorrebbe esplorare nuove soluzioni, come il mare (31%)m la campagna (21%), la montagna (9%).
A prescindere dal contesto, quando si parla di casa, la totalità del campione si mostra molto previdente e attenta agli aspetti relativi alla sicurezza, anche perché negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza dei rischi legati alla natura, che potrebbero compromettere l’abitabilità delle proprie case. Di fatto, nella top 3 delle principali paure degli italiani legate alla casa, troviamo proprio le calamità naturali (per il 37% degli intervistati), di poco precedute da spese impreviste (per lavori condominiali, rifacimento facciata o ristrutturazioni importanti) che preoccupano 1 italiano su 2; e dal pericolo di furti (43%). Seguono, con poco distacco, i problemi idraulici ed elettrici (35%).

Nel prossimo decennio, infine, i nostri connazionali prevedono di acquistare in media 3,8 dispositivi digitali in più, nell'ottica di rendere le proprie abitazioni più tecnologiche e connesse. Tuttavia, a tutt'oggi c’è una scarsa percezione dell’importanza della cybersecurity tra le mura domestiche: il 45% degli intervistati dichiara di non conoscere affatto questa tipologia di rischio e di non aver contezza del tema, mentre un 35% pensa di non doversi preoccupare di fronte a questi tipo di minacce. Eppure, il panel contattato è fortemente attento alla sicurezza, soprattutto quando si parla di dispositivi più classici: il 38% ha dotato le proprie abitazioni di luci di emergenza, in caso di blackout; circ il 20% ha dispositivi antiscivolo nella doccia e per le scale e/o possiede copri prese elettriche, il 18% ha installato rilevatori di fughe di gas, mentre il 13% ha in casa un estintore.

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