La colazione degli italiani è sempre più bio

È stato presentato da AssoBio lo studio di Nomisma con i dati aggiornati del bio in Italia, che evidenzia l’attenzione da parte dei consumatori italiani a un’alimentazione sempre più improntata al benessere fin dal mattino: nel 2018 gli alimenti biologici per la prima colazione hanno registrato un’incidenza nettamente superiore rispetto alla media del settore alimentare. Una scelta consapevole e informata, che rispecchia la tendenza alimentare del Paese: le vendite dell’intero comparto bio superano infatti i 3.5 miliardi di euro, con una crescita dell’8%.

“I nuovi dati confermano una volta di più che non si tratta di una moda, ma che la scelta bio si sta consolidando in maniera consapevole a livello internazionale. Un fenomeno che sta prendendo piede sempre di più in Italia, in tutta Europa, ma anche ovunque nel mondo, basti pensare alle performance delle nostre aziende in paesi come gli Usa, la Cina e il Giappone –dichiara Roberto Zanoni, presidente di AssoBio-. L'interesse del consumatore nei confronti di prodotti naturali, semplici e a basso impatto ambientale si rivela un'esigenza diffusa. E il disegno di legge sul biologico, approvato a grande maggioranza alla Camera e ora in discussione al Senato, una volta approvato ci consentirà di rafforzare ulteriormente un settore che ci vede leader a livello mondiale”.

L’attenzione a consumare una prima colazione sempre più improntata al benessere si legge anche nella top ten dei prodotti bio più venduti, con categorie molto rappresentate e al di sopra della media del food&beverage: 1) uova; 2) confetture; 3) gallette di cereali soffiati; 4) bevande sostitutive del latte; 5) latte fresco; 6) pasta di semola; 7) olio evo; 8) yogurt intero; 9) verdura IV gamma; 10) biscotti.

Le rilevazioni di Nomisma evidenziano come i trend di acquisto riflettano un cambiamento delle abitudini dei consumatori. La fiducia sempre maggiore per il biologico da parte degli italiani è sottolineata dal continuo incremento degli acquisiti; quelli nella grande distribuzione rappresentano circa il 45% del totale, con un tasso di crescita del 14%. A rimanere trainanti sono supermercati e ipermercati, dove chi acquista bio lo fa per comodità (33%), convenienza (13%) e assortimento (12%).
Lo studio mette in evidenza che anche in questo settore la marca del distributore (Mdd) costituisce ormai un vero e proprio brand, rappresentando da sola il 41% delle vendite nella Gdo (+11%).

Dai dati si evince inoltre una progressiva attenzione nei confronti di un’alimentazione non solo sana ma anche eco-sostenibile: il 52% acquista biologico alla ricerca di maggiori benefici sulla salute o per consiglio del medico, il 47% ritiene che il marchio bio sia garanzia di maggiore sicurezza e qualità dei prodotti, il 26% motiva l’acquisto con l’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente. Contano poi l’origine italiana delle materie prime (58%), la qualità degli ingredienti (54%) e il metodo di produzione (46%) nel suo complesso.

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