La crescita del burro d’arachidi in Italia e nel mondo

jar of peanut butter with spoon - food and drink

Il burro di arachidi accompagna le colazioni, è amato da adulti e bambini per la merenda e lo si usa spesso come ingrediente di altre ricette, dalle barrette proteiche agli yogurt. Secondo i dati di Gs1 Italy nel 2022 la presenza di burro d'arachidi segnalata nelle etichette di altri prodotti è cresciuta del 67% in gdo, arrivando a 36 referenze. Si tratta di un alimento che è spesso confuso con la frutta secca, ma è classificato come legume. Secondo la ricerca di NielsenIQ, le vendite di questo prodotto sono cresciute a un ritmo superiore al 40% anno su anno in gdo già prima del Covid. Anche il 2022 ha confermato il trend, con un +49% a valore e +50% a volume rispetto al 2021. Su scala mondiale, statistiche valutano il valore del suo mercato attorno ai 5,7 miliardi di dollari nel 2021 e prevedono un tasso di crescita annuale del 6,9% fino al 2028: ciò significherebbe raggiungere in quell’anno un valore 9,9 miliardi di dollari. Certamente i prezzi fluttuanti delle arachidi influenzano l’andamento del prodotto e nel 2018 l’Unione europea aveva ad esempio indicato la volontà di imporre dazi più elevati sull’importazione di burro di arachidi dagli Stati Uniti.

Il mercato del burro d'arachidi cresce, non solo in Italia

Guardando alle tendenze su scala globale, inoltre, a guadagnarsi le preferenze della clientela internazionale è il segmento crunchy (croccante), che nel 2021 ha superato il 45% del mercato. In crescita anche il segmento arricchito con frutti, noci e semi. Ad esempio, sul mercato indiano nel luglio del 2022 l'azienda Ambrosia Organic Farms ha introdotto il primo burro di arachidi al mango al mondo. Mentre a settembre 2021, l'azienda Chobani ha portato negli Stati Uniti il suo burro di arachidi spalmabile al cioccolato. Ma torniamo in Italia. Solamente sul canale gdo nel 2022 sono stati acquistati oltre 2,4 milioni di chili di burro di arachidi. Parliamo di un carrello superiore a 24,3 milioni di euro.

La parola ad alcuni attori del mercato italiano

Fiorentini Alimentari

Simona Fiorentini, export e marketing manager, Fiorentini

Un fatturato aziendale che si aggira attorno ai 110 milioni di euro nel 2023, con una produzione annua di circa 17mila tonnellate nel suo complesso. Fiorentini Alimentari spa ogni anno produce 1.800 tonnellate di questo prodotto. Una crema spalmabile che propone in gdo in vaso da 350 grammi nelle versioni creamy, crunchy e 100% arachidi e da inizio anno anche nella formula tascabile da 100 grammi, 100% di arachidi tostate (in pocket da 90 grammi, anche nocciola cream 100% e mandorla cream 100%). “I bilanci di vendite sono molto positivi -commenta Simona Fiorentini, export e marketing manager-, la nostra linea di peanut butter riscuote un notevole successo. La nostra azienda si posiziona come leader di mercato a valore e volume. In Italia siamo stati i primi produttori di peanut butter in versione healthy. Crediamo molto nel mercato italiano di questo settore, nel 2023 abbiamo aperto, esclusivamente per la produzione del peanut butter Fiorentini, un nuovo stabilimento con l’obiettivo di incrementare la nostra produzione per una maggiore commercializzazione sia su scala nazionale e raggiungere anche il mercato internazionale. Abbiamo lavorato anche su una gamma innovativa di prodotti per quanto riguarda gli ingredienti e il packaging. A gennaio abbiamo presentato a Marca tre nuove creme spalmabili in formato doypack: peanut butter 100% arachidi, nocciola cream 100% e mandorla cream 100%. Sono snack energetici realizzati con un unico ingrediente, con un profilo nutrizionale virtuoso e dal formato tascabile”. Quindi la manager prosegue entrando nel dettaglio delle referenze commercializzate: “Lavoriamo per proporre novità buone e leggere per tutti. La maggiore è il lancio della nuova gamma di creme spalmabili monoingredienti nel formato doypack. Si tratta di una linea innovativa composta da tre prodotti: peanut butter 100% arachidi, nocciola cream 100% e mandorla cream 100%. Le nuove creme spalmabili sono prodotte con attenzione al benessere, leggerezza e gusto. Con i nuovi prodotti la nostra strategia non cambia: puntiamo sempre alla semplicità e alla genuinità. Sono articoli da un unico ingrediente che incarnano il prodotto alimentare moderno. Le nuove creme spalmabili vanno ad affiancare il nostro peanut butter nelle tre versioni, presente nelle principali insegne della gdo e nel nostro eCommerce di proprietà”.

Euro Company

Maurizio Castagnoli, direttore commerciale, Euro Company

“Una crema pura di arachidi italiane -spiega Maurizio Castagnoli, direttore commerciale di Euro Company-, ottenuta dalla macinatura di sola frutta secca. Oltre 450 arachidi per vasetto, coltivate e raccolte nel nostro Paese”. Si tratta del prodotto in vaso di vetro da 300 grammi lanciato nel giugno 2022 sul canale gdo da Euro Company. Una realtà produttiva che dal 1979, produce, seleziona e commercializza frutta secca ed essiccata, dalla sede di Godo di Russi, in Romagna, con un fatturato aziendale di oltre 115 milioni di euro nel 2023 e marchi come 100%, La Dispensa Preziosa, Semplicemente Frutta, 0.99, Frutta e Bacche ed Econoce. “Le nostre creme 100% sono nate dalla volontà di offrire una nuova modalità per gustare la frutta secca -continua Castagnoli-, sempre più presente nell’alimentazione quotidiana. Le creme di sola frutta secca rispondono alla crescente richiesta dei consumatori di prodotti di qualità, con etichette trasparenti e liste di ingredienti cortissime. È proprio questo l’elemento peculiare delle creme 100%: un solo ingrediente, la frutta secca, senza zuccheri né sale, oli, addensanti, emulsionanti e additivi. Siamo convinti che non occorra altro per valorizzare una materia prima di qualità”.

Rigoni di Asiago

Cristina Cossa, direttore marketing, Rigoni di Asiago

Natù Arachidi è la crema spalmabile biologica a base di arachidi al 94%, “tostate per una crema dal gusto deciso e naturale -illustra Cristina Cossa, direttore marketing di Rigoni di Asiago-, dalla consistenza ruvida”, prodotta senza zuccheri aggiunti e venduta in vasetti di vetro da 220 grammi con capsula in acciaio in gdo. Rigoni di Asiago nel canale retail ha realizzato l'80% del fatturato, chiuso a 136 milioni nel 2023. “La nostra scelta è stata quella di creare un prodotto ricettato -spiega Cossa-, con un’alta percentuale di frutta secca e con burro di cacao, senza zuccheri aggiunti; l’obiettivo è quello di offrire al consumatore un prodotto che possa evitare la separazione e il conseguente irrancidimento dei grassi, garantendo una cremosità unica. Abbiamo un buon contenuto di proteine e una texture “ruvida” che i consumatori stanno molto apprezzando. Il vaso è il nostro iconico, ottagonale in vetro”. Riguardo l'andamento delle vendite “è un mercato nel quale siamo entrati negli scorsi mesi, lanciando tre referenze: arachidi, mandorle e girasole. Quindi è forse un po' presto per dare un’overview delle performance -chiarisce la direttrice-. Si tratta di un mercato che vede una tendenza molto positiva con crescite a doppia cifra, spinto dalle scelte del consumatore verso prodotti naturali e salutari. Per noi è stato quindi naturale entrare in questo segmento con il nostro brand Natù, un brand bio in area wellness, con una gamma di prodotti naturali che offrono benefici dal punto di vista nutrizionale”.

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