Macfrut guarda all’innovazione varietale

di Jessika Pini

Nell’ambito di un fondo di 48 milioni di euro stanziati dal ministero dello Sviluppo economico per rafforzare i più importanti eventi fieristici organizzati in Italia, Macfrut (Rimini, 23-25 settembre) celebra l'ottenuto sostegno istituzionale. Alla manifestazione, organizzata da Cesena Fiera, sotto la guida del presidente Renzo Piraccini, è stato assegnato 1 milione di euro per il progetto di rilancio nel triennio 2015-2017. “Macfrut si rafforza come strumento idoneo per la promozione internazionale del made in Italy ortofrutticolo. Il grande limite, lamentato anche dagli operatori, era la logistica e l’abbiamo superato con lo spostamento della manifestazione da Cesena a Rimini, ottimo quartiere fieristico. Il valore aggiunto di Rimini è l’ospitalità: alla fine di settembre ci consente di poter garantire una struttura recettiva di livello a prezzi che in generale, e ancor di più nell’anno di Expo, difficilmente si possono trovare altrove in Italia: saranno disponibili 2.500 stanze di hotel di categoria alta a 50 euro a notte. Gli operatori potranno organizzare eventi, incontri B2B in tutta la città e nei giorni della fiera i treni veloci fermeranno a Rimini fiera”.

Il format
Macfrut occuperà sei padiglioni, quattro per la post raccolta e gli altri dedicati al pre raccolta. Due le direttrici principali su cui si muoverà la prossima edizione: l’internazionalizzazione, con il coinvolgimento di buyer provenienti in particolare dall’Est Europa, dove la fiera si sta presentando grazie alla partnership con Unicredit che ha una presenza capillare nell’area, e dal bacino del Mediterraneo, paesi con cui i rapporti sono consolidati da diversi anni. Il braccio istituzionale con cui Cesena Fiera si rapporterà nell’attività d’internazionalizzazione è Ice. “Il progetto punta ad attrarre produttori di tutto il mondo in Italia attraverso eventi e professional tour, ma anche eventi con partner internazionali che stiamo individuando perché siamo consapevoli di essere piccoli per affrontare l’internazionalizzazione da soli”. La seconda direttrice riguarda l’innovazione: “In Europa non c’è una fiera di riferimento dell’innovazione varietale. A Rimini saranno presenti tutti i maggiori breeder mondiali con le loro novità; e le imprese agricole innovative potranno quindi trovare le risposte e il supporto di cui necessitano per stare sul mercato globale”.

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