Nella Gda, cala il vino cresce la Doc

Consumi 2010 – Le vendite l’anno scorso hanno segnato un -0,9% a volume (ma +0,4 a valore). Crescono le denominazioni d’origine di fascia alta. Chianti e Lambrusco i più venduti nei supermercati

La crisi non ha risparmiato nel 2010 nemmeno uno dei prodotti simbolo del nostro paese, il vino. Che ha subito un calo di vendite anche nel canale principale, la Gda, che risponde del 60% delle vendite totali in Italia.

I vini in bottiglia, da tavola e a denominazione d’origine, e i vini brik nel 2010 rispetto all’anno precedente hanno fatto segnare in supermercati e ipermercati un saldo negativo del – 0,9% a volume (+0,4% a valore). Lo rivela un’indagine realizzata da SymphonyIRI Group per Veronafiere, che verrà presentata ad aprile in occasione di Vinitaly.

Si beve meno ma meglio

Da un’analisi delle vendite sembra questa la tendenza che va consolidandosi. Il consumatore in crisi dovendo rinunciare a qualcosa preferisce insomma acquistare una bottiglia di meno, ma quando compra sceglie la qualità. Prova ne è che le vendite di bottiglie da 0,75 litri a denominazione d’origine (Doc, Docg e Igt) sono aumentate del 2,3% a volume (e del 3% a valore). E salgono ancor più le vendite di vini a denominazione d’origine della fascia di prezzo da 6 euro in su, che mettono a segno un +11,2% a volume e un +10,8% a valore.

Ormai quindi la grande distribuzione è scelta anche per acquistare vini di qualità, di nicchia o locali, una tendenza certamente favorita anche da un assortimento sempre più ampio e curato. Però i buoni risultati del 2009 (anche dovuti a un pesante calo del canale Horeca) non sono stati confermati.
Va detto peraltro che il momento non buono coinvolge l’intero settore vitivinicolo, che l’anno scorso ha chiuso con numeri ancora in calo dopo un 2009 decisamente “nero”. All’interno di un calo di vendite del 4,8% a valore e 2,9% a volume si conferma però nelle vendite al dettaglio il trend della qualità: a soffrire di più sono infatti stati i vini da tavola (-5,3% a valore -2,7% a volume) mentre i vini Doc-Docg hanno chiuso il 2010 con un -0,6% a valore (-0,3% a volume, fonte Ismea).

Chianti e Lambrusco campioni di vendite

Chianti il più venduto a valore (con quasi 55 milioni di euro, +9,7% sul 2009), Lambrusco a volume (oltre 14,5 milioni di litri, +6,1% sul 2009): sono questi i best seller sugli scaffali dei supermercati, sempre nel segmento bottiglie da 0,75 litri. Staccato ma sempre in incremento il Nero d’Avola, mentre registrano cali di vendite Montepulciano, Barbera e Sangiovese, che seguono in classifica.

Tra i vini emergenti, cioè quelli col maggior tasso di crescita nel 2010 rispetto al 2009, troviamo al primo posto il Pignoletto, un bianco dell’Emilia Romagna che ha registrato un ottimo +24,8%, seguito dal “multi regionale” Syrah (+18,7%) e dal siciliano Inzolia (+16%). Tra le new entry del 2010 ci sono Aglianico, Vernaccia, Cirò e Valpolicella. La scelta del tipo di vino è comunque ancora improntata a un sano campanilismo. In quasi tutte le regioni è locale il vino top seller con l’eccezione del Lazio “colonizzato” dal Chianti e dalla Liguria che sceglie la lombarda Bonarda.


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