Il noleggio operativo, che ha preso ormai piede nel nostro Paese, non viene proposto da singole aziende, ma da player capaci di costruire relazioni e partnership con altri operatori, integrandone il servizio, per una maggior ampiezza dell’offerta. È il caso di Domorental, che opera in sinergia per esempio con Intesa Sanpaolo Rent Foryou.
La collaborazione con altri player, siano essi gestori patrimoniali o organizzazioni bancarie, è sempre più utilizzata, a tutto vantaggio delle aziende clienti, tipicamente Pmi. “Nella nostra esperienza -spiega Claudio Mombelli, ceo di Domorental- il ricorso a soluzione di altri operatori è aumentato di quasi il 20% negli ultimi cinque anni”.
I settori che beneficiano del noleggio operativo
Quanto vale il noleggio operativo
Si sta parlando di un mercato che, nel suo complesso, in riferimento al leasing strumentale operativo, ha registrato 31.416 contratti per un valore di 444.357 milioni di euro, pari rispettivamente a un +12,5% e +14,7% sul medesimo periodo dell’anno precedente (dati Assilea).
Il noleggio operativo è particolarmente gradito alle aziende di tutti i settori (specie hospitality, ristorazione, retail, uffici & coworking, strutture sanitarie, forniture industriali, Ict e software): riguarda numerosissimi beni, come impianti industriali, tecnologici, arredi, e propone una modalità di “affitto” che comprende il pagamento di un canone ricorrente la cui durata e il cui importo variano in funzione di diversi parametri, senza cioè intaccare il capitale circolante e ricorrere al finanziamento bancario.
Con tale soluzione i beni strumentali e gli arredi vengano acquistati da una terza parte (third party funding), che si assume i rischi finanziari e creditizi e, da quest’ultima, vengano ceduti in locazione all’utilizzatore. Per quanto riguarda la tempistica del contratto di noleggio, tipicamente la durata va dai 12 ai 60 mesi a seconda del bene e della sua eventuale obsolescenza.
