Patagonia inaugura lo United Repair Centre di Londra

Con l’obiettivo di creare un consumo consapevole, l’azienda di abbigliamento outdoor punta a un modello di business circolare

L’industria tessile e dell’abbigliamento ha subito una profonda trasformazione negli ultimi decenni, passando da una produzione su larga scala con cicli di moda rapidi a un settore sempre più consapevole dei suoi impatti ambientali e sociali. La sostenibilità e la circolarità stanno emergendo come una soluzione cruciale per affrontare le sfide legate alla produzione e all’uso inefficiente delle risorse. A tendere l’obiettivo finale dovrà essere quello di creare un’industria dell’abbigliamento circolare, in cui i prodotti sono progettati per essere completamente riciclati o riutilizzati al termine del loro ciclo di vita. Un risultato in divenire, ma i primi passi si stanno già muovendo.
Patagonia, azienda di abbigliamento outdoor con sede a Ventura, California, riconosciuta a livello internazionale per il suo impegno e l’attivismo ambientalista, si è posta tra i vari obiettivi quello di prolungare la vita dei capi d’abbigliamento attraverso il programma Worn Wear. Per questo offre riparazioni gratuite che possono essere richieste attraverso il Repair Portal. Ma non solo. Nel 2022 ha inaugurato il suo primo United Repair Centre (URC) ad Amsterdam contando oggi 30.000 riparazioni all’anno di marchi come Decathlon, Lululemon e la stessa Patagonia. Forte di questi risultati, ha aperto in questi giorni un nuovo centro a Londra, nel quartiere Haringey.

“La nostra mission è salvare il Pianeta. Ma sappiamo di non poterlo fare da soli. Con il lancio dello United Repair Centre di Londra stiamo cercando di aumentare notevolmente il nostro impatto e di dare la possibilità ad altre aziende di abbigliamento di abbandonare l’usa e getta e di integrare la circolarità nei loro modelli di business”, afferma Alex Beasley, country manager di Patagonia per il Regno Unito, l’Irlanda e i Paesi Nordici.
La struttura londinese è il frutto della collaborazione tra Patagonia e le aziende United Repair Centre e Fashion-Enter. Inoltre, vanta una consulenza dell’Institute of Positive Fashion del British Fashion Council e il sostegno per l’economia circolare della Ellen MacArthur Foundation.

Thami Schweichler, ceo e co-fondatore di United Repair Centre
Paul Kerssens, co-fondatore di United Repair Centre

“L’industria dell’abbigliamento gode di una scarsa reputazione per i danni inflitti all’ambiente e alle persone che producono i nostri capi, ma la situazione non deve rimanere per forza questa. Se vogliamo avere un Pianeta sano in cui fare business, dobbiamo spingere e aiutare i clienti a conservare più a lungo i loro abiti e a praticare in futuro un consumo consapevole”, dichiara Thami Schweichler, ceo e fondatore di United Repair Centre.
Il progetto di sostenibilità si estende anche ai lavoratori: il centro impiegherà e formerà nel campo delle riparazioni persone che hanno difficoltà a trovare una occupazione.

Credits  Felicity West

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