Si chiude bene il 2023 per il Consorzio del prosciutto toscano dop: +10% con previsione di 340.000 prosciutti marchiati

Si chiude con un buon acuto il 2023 la linea delle performance economiche del Consorzio del Prosciutto Toscano dop, un incremento destinato ad aumentare con le festività natalizie, da sempre periodo di boom delle vendite con ordini già in linea rispetto a quelli del 2022. Lo slancio produttivo è ad oggi del +10% con previsione di 340.000 prosciutti marchiati, nonostante le difficoltà legate ai maggiori costi della materia prima, in media +13,5% in un solo anno.

Sotto l'ombrello del Consorzio operano 19 aziende toscane produttrici della denominazione di origine protetta (dop): nonostante l'aumento della produzione nel 2023, il livello rimane ancora sotto la soglia record dei 400.000 prosciutti marchiati prima della pandemia del 20-21. “Nonostante la crescita del prodotto, come testimoniano i dati sulla produzione relativa al 2023, continua a preoccupare l’aumento dei costi della materia prima, aggravato dalla recente inflazione che ha coinvolto l’intero Paese -conferma Fabio Viani, presidente del Consorzio del Prosciutto Toscano dop-. È un problema che coinvolge l’intera filiera: l’allevatore deve far fronte a diversi rincari, dall’alimentazione al benessere animale, fino all’aumento dei costi energetici. L'aumento dei costi inerenti alla materia prima porta a una contrazione della produzione che a cascata si riversa sulle aziende, fino al consumatore finale. Ecco perché credo sia importante porre rimedio anche a livello governativo, calmierando i prezzi e intervenendo sulla tassazione”.

In ogni caso, il Consorzio del Prosciutto Toscano si è impegnato a mantenere i prezzi stabili. Nonostante il costo dei suini sia lievitato ad oggi del 13,5% (secondo i dati delle Commissioni uniche nazionali), il prezzo finale al consumo non ha subito lo stesso aumento in proporzione, sempre considerando che l’80% del prodotto finisce direttamente sul banco gastronomia.

Ottimo anno per l'export

Il 2023 si conferma anche un ottimo anno per l’export. Merito delle iniziative promosse dal Consorzio, come Cut and Share, progetto triennale Europeo portato avanti insieme al Pecorino Toscano Dop. Le attività hanno coinvolto soprattutto Stati Uniti e Canada, partecipando a fiere di settore tra New York, Las Vegas e Toronto e realizzando attività di promozione in-store. E i risultati hanno testimoniato l’ottimo lavoro svolto: i due Stati nordamericani ora rappresentano il 15% dell’export totale del Prosciutto Toscano Dop,cioè il principale mercato extra UE. La Germania si conferma il cliente principale nel vecchio Continente con una netta crescita per quanto riguarda l’affettato.

L’unione tra Consorzi fa la forza –conclude Fabio Vianicome ha dimostrato anche il progetto Gusto, sempre finanziato dall’Europa, dove abbiamo collaborato con Finocchiona Igp, Olio Toscano Igp e il già citato Pecorino Toscano Dop. Abbiamo raggiunto ottimi risultati sui grandi media televisivi italiani e all’estero, e penso soprattutto a Berlino, con un importante attività per il consumatore attraverso la Restaurant Week di ottobre, che ha visto coinvolti 20 dei più importanti ristoranti italiani della città e l'arrivo di giornalisti tedeschi in Toscana per scoprire i segreti delle produzioni Dop e Igp toscane”.

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