Shopping festivo: si usano 5 o più canali, ma l’ispirazione parte online

Omnicanalità, automazione e sostenibilità devono pertanto essere le linee guida di ogni retailer per vendere. Lo studio di Google e Ipsos

Dopo l'esordio segnato dal periodo Black Friday continua lo shopping festivo degli italiani, sempre meno lineare e di facile riscostruzione in termini di percorsi d'acquisto. Secondo uno studio realizzato da Google e Ipsos, lo scorso anno il 68% dei consumatori italiani ha fatto shopping per le festività attraverso cinque o più canali (social commerce, marketplace...) e, per questo 2022, il 31% è pronto ad incrementare la quota destinata all'online.
Il digitale, però, è soprattutto il luogo della ricerca di informazioni ed ispirazione: nel 2021 le persone hanno speso circa il 60% del loro tempo in rete per cercare e comprare regali natalizi. Guardando alle piattaforme, nel 90% dei casi le persone utilizzano nelle loro fasi di scoperta la ricerca Google, Google Maps o YouTube. In particolare, nell’87% dei casi gli intervistati affermano di affidarsi alla prima, che è anche sempre più veicolo per la visita nel punto di vendita fisico. Le ricerche per “negozio aperto” sono infatti cresciute a livello globale di oltre il 400% anno su anno.

Omnicanalità, automazione e sostenibilità i must per vendere

I dati indicano dunque, ancora una volta, come l'offerta di un'esperienza senza soluzione di continuità tra lo shopping fisico e quello online, con tutta la varietà di servizi ed opzioni del caso, sia ormai un elemento imprescindibile per massimizzare le vendite. Questo vale doppiamente in un contesto retail che spesso dimentica perfino di aggiornare il profilo dell’attività su Google con orari, posizione e immagini del negozio (capita anche con i singoli store locali delle grandi catene).
Secondo lo studio realizzato da Google e Ipsos, poi, più di 6 persone su 10 affermano di essere pronte ad acquistare prodotti di brand che non hanno mai comprato prima. Già nel 2021 oltre la metà ha fatto shopping presso un rivenditore per la prima volta. In questo contesto, machine learning e automazione son un fondamentale strumento per essere agili nel cogliere le fluttuazioni della domanda. Guardando, ad esempio, alla ricerca Google è possibile aumentare la propria copertura mostrando gli annunci pubblicitari alle persone che cercano termini correlati alle parole chiave della propria attività, utilizzando la corrispondenza generica e Smart Bidding. Si possono poi utilizzare gli annunci adattabili della rete di ricerca per personalizzare i messaggi in base ai termini della stessa e non solo.
Terzo ed ultimo elemento chiave: la sostenibilità. Il 78% dei consumatori intervistati afferma infatti che per gli acquisti di Natale sarebbe disposto a rinunciare a un brand conosciuto, in favore di uno più attento a questo tema. Già nel 2021, peraltro, le ricerche su Google con le parole “regali natale sostenibili” erano cresciute rispetto all'anno antecedente. Per valorizzare questo driver è possibile, ad esempio, costruire uno storytelling che racconti l’impegno green e sociale dell’azienda attraverso una strategia video su YouTube. Tra i brand che hanno adottato questa strategia nel 2021 c'è Treedom, piattaforma che permette di piantare alberi a distanza e seguire online la storia del progetto che contribuiranno a realizzare. Lo scorso anno, in vista della campagna dedicata alla stagione delle festività, l'azienda ha appunto scommesso su campagne video YouTube sfruttando vari formati, come gli annunci bumper o Masthead YouTube. Questi ultimi, pubblicati nella fase di lancio, hanno raggiunto 1,6 milioni di impression in una settimana.

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